Nei prossimi giorni ci sarà il voto, alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, sulla risoluzione riguardante i contenuti del Documento programmatico di finanza pubblica; in questo modo, i lavori della Manovra 2026 entreranno definitivamente nel vivo.
Per quanto riguarda gli enti locali, gli aspetti al centro delle discussioni tecniche su cui concentrarsi sono in particolare due: la possibile revisione delle regole sul Fondo crediti di dubbia esigibilità, per incentivare, in modo più immediato, chi si impegna nella spinta effettiva alla riscossione; l’aiuto finanziario agli enti locali che oggi non hanno in bilancio le risorse per sfruttare davvero lo sblocco del salario accessorio liberato dal decreto P.A. (D.L. n. 25/2025) con la regola del 48%.
Nello specifico, quali sono le novità in merito alla possibile revisione delle regole sul Fondo crediti di dubbia esigibilità?
Si lavora al perfezionamento di un meccanismo in grado di accelerare i premi, in termini di minori accantonamenti al Fondo crediti di dubbia esigibilità, per le amministrazioni che migliorano i tassi di riscossione delle proprie entrate.
L’obiettivo è quello di ridurre l’arco temporale della base di calcolo delle mancate entrate su cui si misura la somma da accantonare al fondo; in questo modo, l’aumento degli incassi si farebbe sentire in termini più immediati, riducendo in fretta (l’anno dopo, se la base di calcolo diventa annuale) le somme da congelare, senza dover aspettare i tempi lunghi imposti dall’attuale ritmo quinquennale.
Tuttavia, questa novità non sarebbe per tutti, ma si rivolgerebbe solo agli enti che hanno formalmente attivato un processo di accelerazione della propria capacità di riscossione.
La seconda misura – selettiva, ma rivolta in questo caso alle amministrazioni con i conti più in affanno – punta a dare una mano a quegli enti che non possono sbloccare il salario accessorio come previsto dal decreto P.A. perché non hanno spazi in bilancio per farlo.
Lo strumento ipotizzato è quello di un fondo da destinare, in base ai monitoraggi sulle risorse del fondo decentrato desumibili dalle schede del Conto annuale del personale, alle amministrazioni più in difficoltà economiche.
Il meccanismo è tutto da definire e dovrà farsi largo nell’impianto di massima delle disponibilità della Manovra che troverà forma dall’ultima settimana di settembre; tuttavia, va sottolineato che il successo di tale iniziativa aiuterebbe di molto la firma del CCNL Funzioni Locali 2022/2024.
Fonte: Il Sole 24 Ore n. 254 del 15/09/2025 pag. 27
Autore: Gianni Trovati