Graduatorie: il suo scorrimento va formalizzato con un atto pubblico avente data certa.
Il D.L. n. 25/2025 introduce nell’art. 35 del D.Lgs. n. 165/2001 il nuovo comma 5-sexies.
Tale comma chiarisce che il riferimento temporale per verificare se una graduatoria sia utilizzata o scorsa prima che si concluda la sua efficacia non è la data di stipulazione del contratto di lavoro subordinato.
Più specificatamente “La graduatoria si intende utilmente scorsa quando, entro il limite temporale di validità, l’amministrazione titolare individua, o cede ad amministrazioni terze, candidati idonei individuati nominativamente, in ordine di graduatoria, per la successiva convocazione da parte dell’amministrazione procedente, a nulla rilevando il momento della stipula del contratto di assunzione”.
Pertanto, è necessaria una formalizzazione dello scorrimento delle graduatorie per determinare se esso intervenga entro la durata della loro efficacia.
Quando sono o non sono valide le graduatorie?
In termini di validità delle graduatorie viene disposto che l’individuazione o la cessione ad amministrazioni terze di un candidato idoneo non possono non essere formalizzate in un atto pubblico avente data certa.
Infatti, diversamente non sarebbe possibile verificarne la loro disposizione entro i termini di validità della graduatoria cui afferiscono.
Per lo scorrimento, pertanto, serve un atto espresso.
Non risultano sufficienti le varie disposizioni contenute nei documenti di programmazione dei fabbisogni.
Tali documenti rappresentano la sede dove decidere se avvalersi o meno della graduatoria come strategia di copertura dei posti disponibili.
Una disposizione programmatica non rende concreta ed attuale la decisione della p.a., ma semplicemente la legittima e la inquadra solo entro un certo arco temporale.
Fonte: Italia Oggi n. 68 del 21/03/2025 pag. 34
Autore: Matteo Barbero