Dal 2025 scatta il discarico automatico, per cui i carichi affidati all’agente nazionale saranno restituiti dopo 5 anni.
La riforma prevista dal D.Lgs. n. 110/2024, recante “Disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione”, coinvolge direttamente i Comuni poiché il rischio è che molte delle posizioni affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione ritornino sotto la responsabilità dell’ente locale perché, secondo Ader, non incassabili.
È questa la conseguenza del discarico automatico che si verifica, salvo eccezioni, quando le somme non sono incassate entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell’affidamento del carico.
Va segnalato che gli enti possono chiedere all’agente della riscossione (Ader) la riconsegna anticipata dei carichi non riscossi, ad eccezione di quelli per i quali sono in corso procedure esecutive.
Per quanto riguarda la sorte dei ruoli già affidati ad Ader, è previsto un discarico automatico già programmato a livello normativo per il 31 dicembre:
- 2025, per i carichi affidati dal 2000 al 2010;
- 2027, per i carichi affidati dal 2011 al 2017;
- 2031, per i carichi affidati dal 2018 al 2024.
Discarico automatico: cosa obbligano le nuove norme
Le nuove norme obbligano l’ente a effettuare scelte strategiche sulla gestione delle proprie entrate.
In passato affidare ad Ader la riscossione coattiva voleva dire esentarsi da ogni responsabilità; oggi, invece, vuol dire rinviarle di qualche anno.
Se ci si affida ad Ader, occorre chiedersi anche cosa fare con i ruoli discaricati automaticamente o anticipatamente con il c.d. “discarico anticipato”. I ruoli di ritorno potranno essere riscossi direttamente oppure affidati ad un altro soggetto esterno, come un concessionario privato.
Fonte: Il Sole 24 ore n. 347 del 16/12/2024 pag. 51 “Da gennaio la tagliola del discarico automatico”
Autore: P.Mir.