Incentivi al 2% con il nuovo decreto legge Infrastrutture.
La bozza del provvedimento a breve sul tavolo del CdM, introduce modifiche agli articoli 45 e 117 del D.Lgs. 36/2023, con un impatto diretto sui meccanismi di riconoscimento e gestione degli incentivi tecnici al personale pubblico.
La prima novità riguarda l’articolo 45 del D.Lgs. 36/2023, che disciplina l’attribuzione degli incentivi al personale tecnico per le attività di programmazione, progettazione, direzione dei lavori e collaudo.
Incentivi al 2% e altre novità della bozza di decreto
La bozza di decreto interviene, infatti, con due modifiche rilevanti:
– la previsione che “l’elenco dei provvedimenti di conferimento delle funzioni tecniche e di riconoscimento degli incentivi” venga “comunicato con cadenza almeno annuale alle organizzazioni sindacali”, permettendo così un controllo più diretto dei sindacati sulle scelte delle amministrazioni;
– la previsione che l’incentivo sia corrisposto “al personale con qualifica dirigenziale in deroga al regime di onnicomprensività di cui all’articolo 24, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e ad analoghe disposizioni previste dai rispettivi ordinamenti del personale in regime di diritto pubblico”, eliminando in tal modo ogni limitazione alla possibilità di accesso all’incentivo da parte dei tecnici con qualifica dirigenziale.
L’altra novità riguarda l’art. 117, comma 11, del Codice dei contratti pubblici, riguardante i limiti di indennizzo per opere pubbliche di rilevante importo. La norma prevede che, per le opere superiori a 2 miliardi di euro, la percentuale minima del 20% per la determinazione dell’indennizzo possa essere ridotta fino al 3%, “nel rispetto del principio di proporzionalità”.
Fonte: Ntplusentilocaliedilizia del 14/05/2025
Autore: Mauro Salerno