Il nuovo CCNL della dirigenza del comparto Funzioni Locali relativo al periodo 2019-2021 prevede un aumento medio lordo di circa 250 euro per 13 mensilità.
Da ieri ok definitivo al CCNL della dirigenza del comparto Funzioni Locali 2019-2021.
Aran e sindacati hanno siglato l’accordo.
Nello specifico, i soggetti interessati sono circa 13.700 dirigenti, così suddivisi:
- 5.800 dirigenti di Regioni ed Autonomie Locali,
- 4.900 dirigenti delle funzioni tecnico-amministrative del S.S.N.,
- quasi 2900 segretari comunali e provinciali.
I ritocchi ai trattamenti economici sono pari:
- all’1,30% del monte salari 2018 per l’anno 2019,
- al 2,01% per l’anno 2020,
- al 3,78% a regime, più un ulteriore 0,22%, in applicazione del comma 604 della Legge n. 234/2021.
Il contratto interviene sulla disciplina del lavoro agile, armonizzandola a quella del comparto.
Inoltre, il contratto introduce novità in materia di welfare integrativo, affidando i piani alla contrattazione decentrata.
Per di più, altre novità riguardano l’affiancamento, su base volontaria, al personale neoassunto durante i primi mesi di servizio. Ciò per facilitare lo scambio di conoscenze e competenze da parte della dirigenza in servizio da almeno 15 anni.
Numerose disposizioni dell’accordo adeguano le norme contrattuali agli interventi legislativi più recenti. In particolare, tali interventi riguardano: le relazioni sindacali, il periodo di prova, le tutele per gravi patologie, le misure per le donne vittime di violenza e le diverse tipologie di assenze.
Cosa prevede ancora il nuovo CCNL della dirigenza?
Il CCNL della dirigenza prevede, per i dirigenti degli enti locali, anche un nuovo istituto per il trattamento economico del personale utilizzato in convenzione tra più enti.
Per i segretari comunali e provinciali, il nuovo impianto delle relazioni sindacali elimina la contrattazione integrativa nazionale. Infatti, il CCNL disciplina direttamente gli istituti precedentemente regolati dai contratti integrativi.
Inoltre, il contratto introduce novità nella retribuzione di posizione dei segretari. Sono fissati valori minimi e massimi, riconoscibili in base alle classi demografiche degli enti e a criteri di graduazione specifici.
Infine, vengono previste specifiche clausole per i segretari degli enti locali aderenti ad una Unione e per quelli dei comuni capoluoghi.
Per saperne di più su questo e altri argomenti consulta gli articoli che trovi qui
Fonte: Italia Oggi n. 168 del 17/07/2024 pag. 31 “Dirigenti locali, ok al contratto”
Autore: Giovanni Galli