Tributi locali: l’autotutela è esercitabile fino alla sentenza definitiva; l’ente può notificare un nuovo atto se non c’è stata decadenza.
A stabilirlo è la Corte di Cassazione, sezione tributaria, con la sentenza 4 marzo 2025, n. 5801.
Il comune ha il potere di esercitare l’autotutela, annullando un avviso di accertamento tributario, fino a quando non è emanata una sentenza definitiva. Inoltre, l’ente locale può sempre notificare un nuovo atto impositivo, sostitutivo di quello annullato, se non è maturato il termine di decadenza.
La Corte ha affermato che l’autotutela costituisce un potere-dovere dell’ente di annullare un atto in base al principio di perennità.
Tributi locali: l’autotutela obbligatoria per Cassazione e ordinamento
Più specificatamente, tale potere può essere esercitato “sino al momento in cui non si sia formato il giudicato sull’atto oggetto dello stesso” oppure fino a che non è decorso il termine di decadenza, fissato dalle singole leggi di imposta, per l’emissione del nuovo avviso di accertamento.
Inoltre, l’attività di riesame corrisponde a un preciso potere-dovere dell’amministrazione finanziaria, che, in virtù del c.d. “principio di perennità”, deve sostituire l’atto annullato con un nuovo atto, anche se di contenuto identico a quello annullato, privo dei vizi originari dello stesso.
Con l’introduzione nel nostro ordinamento dell’autotutela obbligatoria, gli enti locali devono monitorare la propria attività impositiva per prevenire il contenzioso tributario con i contribuenti, annullando in tutto o in parte i propri atti o rinunciando all’imposizione.
Va ricordato che l’art. 1 del D.Lgs. n. 219/2023, che ha dato attuazione alla legge delega di riforma fiscale (Legge n. 111/2023), ha introdotto nel corpo dei principi generali dello Statuto del contribuente gli articoli 10-quater e 10-quinquies, che disciplinano, rispettivamente, l’autotutela obbligatoria e facoltativa. Il riesame è quindi obbligatorio in presenza di determinati vizi o errori contenuti negli atti impositivi.
Fonte: Italia Oggi dell’ 11/04/2025 n. 86 p. 36 “Tasse, il comune può ripensarci”
Autore: Sergio Trovato