Videosorveglianza urbana, fondi ai comuni

Per il potenziamento degli interventi in materia di sicurezza nelle città, ed in particolare per la videosorveglianza urbana, sono disponibili dei finanziamenti per accedere ai quali è necessario presentare domanda al Viminale entro il 26 giugno.

I comuni interessati ad accedere alle risorse stanziate per la realizzazione di tali impianti, quindi, possono farne richiesta al Ministero dell’Interno per il tramite delle prefetture.

Tale richiesta deve essere presentata entro il prossimo 26 giugno.

Le risorse a disposizione ammontano a 24,5 milioni di Euro e sono finalizzate a potenziare gli interventi in materia di sicurezza nelle città.

Possono produrre richiesta per accedere al finanziamento i comuni, le unioni di comuni e le associazioni di comuni che hanno sottoscritto i patti che individuano come prioritario obiettivo, per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, l’installazione di sistemi di videosorveglianza in determinate zone del territorio comunale o infra-comunale.

Videosorveglianza urbana: quali altri enti possono accedere al finanziamento

Anche altri enti sono ammessi. In particolare quelli che non hanno beneficiato del finanziamento nelle tre procedure precedenti a quella prevista dall’attuale bando e i cui progetti sono stati approvati in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, in quanto conformi alle caratteristiche prescritte dalle vigenti direttive impartite a livello ministeriale.

Le richieste saranno valutate da un’apposita commissione attribuendo a ciascuna di esse un punteggio secondo quattro criteri:

• l’indice di delittuosità del comune;
• l’entità numerica della popolazione residente;
• la presentazione da parte di unioni di comuni e associazioni di comuni;
• il rapporto percentuale fra l’importo del cofinanziamento proposto dall’ente e l’importo complessivo del progetto.