Incentivi per funzioni tecniche, regolamenti fuorigioco

L’erogazione degli incentivi per le funzioni tecniche deve essere regolata con contratto.

E’ stata eliminata qualsiasi possibilità riconosciuta ai regolamenti.

Infatti, con il rinnovo del Ccnl del comparto Funzioni locali triennio 2022-2024 la fonte “regolamento” è stata esclusa dalla disciplina dell’erogazione degli incentivi al personale impiegato nelle attività previste dall’allegato I.10 al D.Lgs. n. 36/2023.

Inoltre, la pre-intesa aggiunge, alla contrattazione decentrata, i “criteri per l’attribuzione degli incentivi per lo svolgimento di Funzioni tecniche previsti dall’art. 45 del dlgs n. 36/2023”.

La sottoscrizione definitiva del Ccnl cambierà definitivamente la situazione che si trascina da molti anni.

Erogazione degli incentivi per le funzioni tecniche e regolamenti

L’art. 45 del D.Lgs. n. 36/2023 non menziona più il regolamento come fonte che definisce i criteri per erogare gli incentivi per le  funzioni tecniche.

Moltissimi operatori, ed anche analisti, però, ritengono perdurante la necessità della fonte regolamentare.

L’Anac, col parere n. 3360/2023 e il Mit, col parere n. 2393/2024 hanno evidenziato che la fonte dei criteri non può essere quella regolamentare, la disciplina del trattamento economico deve essere regolata dai contratti (articoli 2, commi 2 e 3, e 40, co. 1, del D.Lgs. n. 165/2001).

Tuttavia, alcune pronunce delle sezioni regionali di controllo citano i regolamenti.

Invece, gli operatori hanno approvato diffusissimamente i regolamenti, soprattutto gli enti locali dietro le indicazioni dell’Anci.

In particolare, secondo l’art. 4, co. 1, lettera b), del codice dei contratti “il principio del risultato costituisce criterio prioritario per attribuire gli incentivi secondo le modalità previste dalla contrattazione collettiva”.