Ape sociale
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Ape sociale, stretta al passato

I chiarimenti dell’Inps sulla proroga dell’Ape sociale.

La Legge di bilancio per l’anno 2024, la Legge del 30 dicembre 2023, n. 213, ha prorogato l’Ape sociale fino al 31 dicembre 2024, elevando però il requisito anagrafico a 63 anni e 5 mesi di età.

La manovra 2024, quindi, ripropone, con qualche aspetto innovativo, anche per quest’anno, la misura di anticipo pensionistico, a carico dello Stato e a favore dei lavoratori che svolgono professioni o lavori gravosi.

Ape sociale: i chiarimenti della circolare

L’Inps, con la circolare 20 febbraio 2024, n. 35, ha precisato che la stretta sull’Ape sociale vale anche nei confronti di chi, in passato, ha perfezionato i requisiti validi per gli anni scorsi, ma non ha fatto domanda oppure è decaduto dal beneficio.

Tra le altre novità sulla materia, va segnalato anche il restringimento del regime d’incumulabilità dei redditi di lavoro: chi accede all’Ape, infatti, non può assolutamente svolgere attività di lavoro dipendente o autonomo, ma solo lavoro occasionale fino a 5.000 Euro.

Infine, l’Inps ha spiegato che effettuerà i controlli sull’eventuale presenza di lavoro dipendente e autonomo e sul superamento dei limiti reddituali per il lavoro autonomo occasionale tramite la consultazione delle banche dati e dei dati forniti dall’Agenzia delle entrate.

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Fonte: Italia Oggi n. 44 del 21/02/2024 pag. 38
Autore: Daniele Cirioli

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