La Corte dei conti, dopo aver effettuato i controlli sulle irregolarità contabili o finanziarie di 1.160 Comuni e Unioni, ha riscontrato che i maggiori problemi riguardano la determinazione delle componenti del risultato di amministrazione; altre problematiche sono state riscontrate anche su riaccertamento dei residui, fondo pluriennale vincolato, liquidità e rapporti crediti e debiti con le partecipate.
Le irregolarità contabili o finanziarie hanno interessato il 95% dei controlli. Pertanto, solo il 5% delle verifiche, contro il 3% del 2022, si è chiuso con dichiarazioni di sostanziale regolarità delle gestioni finanziarie.
Irregolarità contabili o finanziarie: quali sono le problematiche più diffuse?
Il primo posto delle violazioni spetta alla scorretta determinazione del risultato di amministrazione connessa, in particolare, a un’erronea quantificazione delle componenti. Sono però notevoli anche le difficoltà nella gestione e nel riaccertamento dei residui, con il mantenimento di poste, specialmente attive, che non avrebbero titolo a permanere nelle scritture.
Ricorrenti, inoltre, sono gli errori accertati nella costituzione degli accantonamenti e dei vincoli nel risultato di amministrazione, soprattutto nella quantificazione dei fondi.
Da segnalare anche le permanenti difficoltà nella stima e nell’accantonamento del fondo garanzia debiti commerciali.
Infine, la gestione della liquidità continua a confermarsi tra le aree più critiche, soprattutto per i problemi di riscossione, sia in conto competenza, che in conto residui. Queste problematiche, riducendo la liquidità, contribuiscono:
- a definire una dilatazione dei tempi di pagamento;
- a causare l’insorgere di debiti fuori bilancio e il reiterato ricorso ad anticipazioni di liquidità, spesso non restituite entro la chiusura dell’esercizio.
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Fonte: Il Sole 24 Ore n. 49 del 19/02/2024 pag. 25 “I bilanci inciampano su risultato e residui”
Autore: P.Ruf.