La revisione del sistema sanzionatorio tributario rende inapplicabile il cumulo giuridico ai tributi comunali.
Lo stop è operativo dal 1° settembre scorso.
Tali indicazioni sono contenute nella nota di lettura dell’Ifel sulle novità del D.Lgs. n. 87/2024.
Il predetto decreto legislativo revisiona il sistema sanzionatorio tributario, ai sensi dell’articolo 20 della Legge n. 111/2023.
La nuova riforma, pensata essenzialmente per i tributi erariali, si applica in realtà anche a quelli locali.
La riforma interviene anche sulla disciplina del cumulo giuridico.
Si tratta del regime giuridico agevolativo applicabile ai casi di violazioni multiple della stessa disposizione.
Tutto ciò al fine di evitare l’applicazione della sommatoria delle singole sanzioni previste per ciascuna violazione commessa dal contribuente.
Il D.Lgs. n. 87/2024, con le modifiche introdotte, rende la normativa in materia di fatto inapplicabile ai prelievi dei comuni.
Quali sono le indicazioni sul cumulo giuridico contenute nella nota dell’Ifel?
L’Ifel ha rilevato, in primo luogo, che l’applicazione del cumulo giuridico ai tributi comunali ha creato difficoltà interpretative, sebbene la Corte di cassazione lo abbia ritenuto sempre applicabile.
L’incertezza normativa ha generato una situazione eterogenea.
Difatti, la maggior parte delle amministrazioni, diversamente da alcuni comuni che hanno fatto ricorso al cumulo, hanno ritenuto di non applicarlo.
La riforma sostanzialmente cancella il cumulo dal mondo della fiscalità locale.
Conseguentemente, per effetto di tale modifica, si è sempre in presenza di una singola violazione.
Quest’ultima rimane confinata all’interno di ogni singolo ed autonomo anno d’imposta.
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Fonte: Italia Oggi n. 208 del 04/09/2024 pag. 35 “Tributi locali, stop al cumulo giuridico”
Autore: Matteo Barbero