Il Mef ha redatto la bozza del decreto compensi delle società pubbliche.
In particolare, le predette società, nel caso in cui provvedano all’erogazione delle indennità e dei compensi, devono verificare soprattutto il rispetto del limite massimo del trattamento economico annuo onnicomprensivo dei propri amministratori, dirigenti e dipendenti.
La società deve anche fornire un’adeguata “informativa ai soci pubblici sulle politiche di remunerazione che riflettono e promuovono una sana, prudente ed efficace gestione tenuto conto dei risultati economici e della situazione patrimoniale e finanziaria della società stessa”.
L’obiettivo del Mef, quindi, è quello di indurre i soci a prestare attenzione alla strategia complessiva delle retribuzioni di tutto il management aziendale.
Qual è la novità del decreto compensi?
La novità del decreto compensi è l’individuazione di un tetto ai compensi dei dipendenti, abbandonando, quindi, l’approccio che si limitava a colpire le indennità degli amministratori (articolo 4 del D.L. n. 95/2012).
L’organo amministrativo, sentito l’organo di controllo, deve riferire all’assemblea dei soci, in sede di approvazione del bilancio, attraverso “una relazione sulla remunerazione in merito alla politica adottata in materia di trattamento economico annuo onnicomprensivo”.
Prima di tutto, la relazione deve dare evidenza:
- del possesso degli indicatori dimensionali e dei requisiti che comprovano la fascia di appartenenza;
- del trattamento economico annuo deliberato ed erogato, distinto nelle componenti fissa e variabile;
- degli eventuali benefici non monetari suscettibili di valutazione economica, incluse le spese di vitto e alloggio diverse da quelle di trasferta.
La relazione, inoltre, deve indicare:
- le finalità ed i princìpi della politica di remunerazione, insieme ai criteri adottati con riferimento alle componenti fissa e variabile;
- le posizioni apicali dell’organigramma aziendale, i criteri utilizzati per ciascun ruolo ed i corrispondenti livelli retributivi.
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Fonte: Il Sole 24 Ore n. 154 del 06/06/2022 pag. 27
Autore: Stefano Pozzoli