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Le disposizioni per i concorsi pubblici post covid

Concorsi pubblici: fine dello stato di emergenza dal 1° aprile, ma rimangono molti dubbi sulle disposizioni riguardanti la procedura di selezione del personale.

Con il post pandemia,  per partecipare ai concorsi pubblici è sufficiente il green pass base; inoltre, fino al mese di giugno, la prova scritta potrà essere svolta in forma semplificata.

Quali dubbi permangono sui concorsi pubblici dopo la fine dello stato di emergenza?

L’incognita maggiore riguarda l’applicabilità del protocollo sui concorsi pubblici adottato dalla Funzione pubblica il 15 aprile 2021, previa validazione del Cts.

Il documento, oltre a fissare la durata massima di 60 minuti delle prove in presenza, stabilisce l’obbligo per tutte le Pa di darsi un piano per lo svolgimento dei concorsi nel rispetto delle prescrizioni dettate dal documento stesso e di trasmetterlo alla Funzione pubblica.

Nel protocollo, più specificatamente, si legge che “l’obiettivo del protocollo è quello di fornire indicazioni volte alla prevenzione e protezione dal rischio di contagio da Covid-19 nell’organizzazione e la gestione delle prove dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni”.

Visto che non è stabilito uno stretto e diretto collegamento con la durata dello stato di emergenza emergono molti dubbi sul suo effettivo superamento a partire dal 1° aprile.

Altro aspetto da chiarire è se si può continuare a evitare la prova orale, opzione che in base all’art. 10 del D. L. n. 44/2021 era possibile fino allo scorso 31 dicembre (questa si può ritenere implicitamente spostata alla fine dello stato di emergenza, ma non oltre).

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Per saperne di più su questo argomento consulta l’articoli che trovi qui

Fonte:  Il Sole 24 Ore n. 100 del 11/04/2022 pag. 29, “Incognita prova orale e regole Covid nei concorsi pubblici post pandemia”

Autore:  Arturo Bianco

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