L’IFEL ha fornito le indicazioni sulle novità che riguardano la disciplina del Fondo garanzia debiti commerciali introdotte per il 2022 dal D.L. n. 152/2021.
L’Ifel ha sottolineato, innanzitutto, che l’obbligo di accantonamento al Fondo garanzia debiti commerciali mira a:
- garantire il tempestivo pagamento dei debiti commerciali;
- ridurre il debito pregresso;
- assicurare la corretta alimentazione della piattaforma dei crediti commerciali.
In caso di mancato rispetto degli indicatori di ritardo di pagamento e di riduzione dello stock di debito calcolati per il 2021 è necessario accantonare una quota delle risorse stanziate per l’acquisto di beni e servizi.
Tale quota, da accantonare nella parte corrente del bilancio, varia dall’1 al 5%, a seconda dell’entità della violazione.
L’articolo 9 del D.L. n. 152/2021 ha modificato la disciplina del Fondo garanzia debiti commerciali.
Quali sono le modifiche alla disciplina del Fondo garanzia debiti commerciali?
Tali novità riguardano:
- le regole con le quali verificare la ricorrenza dell’obbligo di accantonamento;
- le modalità con le quali stanziare l’accantonamento.
Per quanto concerne il primo punto, il calcolo del ritardo medio, dal 2022, non può essere effettuato partendo dai dati contabili locali.
È possibile partire dai dati contabili solo per determinare l’indicatore di riduzione del debito pregresso.
È possibile avvalersi di tale opportunità per gli esercizi 2022 e 2023.
Per quel che riguarda il secondo punto, l’obbligo di accantonamento e di costituzione del Fondo sussiste anche per gli enti in gestione provvisoria o esercizio provvisorio.
Tali enti, nel 2021, si limitavano ad attuare una gestione che garantisse la possibilità di approvare il bilancio di previsione comprensivo del Fondo.
Da quest’anno, tali enti possono e devono variare il bilancio anche in fase di esercizio provvisorio o di gestione provvisoria al fine di accantonare il Fondo.
Tale variazione va effettuata con delibera di giunta, analogamente alle variazioni effettuate nel corso dell’esercizio provvisorio che non sono di competenza del responsabile finanziario o dei dirigenti.
Le due nuove previsioni rispondono all’obiettivo di favorire l’applicazione delle misure di garanzia per il rispetto dei tempi di pagamento dei debiti commerciali.
Il fine perseguito da tali previsioni mira ad assicurare la tempestiva attuazione dell’omonima Riforma 1.11, inclusa tra le riforme abilitanti del PNRR.
L’assegnazione delle risorse del PNRR è subordinata appunto all’attuazione della predetta riforma.
Per saperne di più sul Fondo garanzia debiti commerciali consulta anche altri articoli che trovi qui
Fonte: Ifel del 28/02/2022
Autore: Redazione Paweb