I numeri sul sistema previdenziale italiano e sulle pensioni anticipate sono contenuti nel rapporto annuale dell’INPS presentato ieri.
Le anticipate continuano ad essere una zavorra per l’INPS, nonostante siano in calo.
Nel 2023, infatti, ne sono state erogate 6.906.641, con un importo medio di 2.034,45 euro.
Le anticipate sono, quindi, più del doppio di quelle di vecchiaia.
Conseguentemente, la spesa per le anticipate rappresenta oltre la metà della spesa pensionistica totale.
I nuovi limiti introdotti di recente hanno ridotto l’accesso a trattamenti anticipati.
Difatti, le pensioni antipate sono diminuite del 15,5% in un anno.
Tale dato, inoltre, è sicuramente destinato a crescere visto che il regime previsto per il 2024 è ancora più stringente di quello del 2023.
Come si legge nel rapporto “Oltre la metà della spesa pensionistica totale è stata per pensioni di anzianità e anticipate, seguite da pensioni di vecchiaia e pensioni al superstite“.
Cosa rileva ancora il rapporto dell’Inps con riferimento alle pensioni anticipate ed agli altri trattamenti pensionistici?
Il rapporto rileva, inoltre, che nel 2023 sono state erogate:
- 7 milioni di pensioni anticipate;
- 4 milioni e 825 mila pensioni di vecchiaia;
- 874.904 mila pensioni di invalidità;
- 4 milioni e 163 mila pensioni ai superstiti.
Nel rapporto dell’Inps si legge ancora che gli importi medi dei diversi trattamenti pensionistici sono i seguenti:
- 2.034 euro mensili per le pensioni anticipate;
- 964 euro per le pensioni di vecchiaia;
- 1.090 euro per le pensioni di invalidità;
- 810 euro per le pensioni ai superstiti.
L’età media di pensionamento è stata di 61,5 anni contro i 67,5 della vecchiaia (media complessiva 64,6).
A beneficiarne soprattutto la componente maschile (67,1% delle pensioni anticipate nel 2023).
Fonte: Italia Oggi n. 226 del 25/09/2024 pag. 47
Autore: Michele Damiani