La legge di bilancio 2023 contiene due misure che impattano sul rendiconto della gestione 2022: svincolo dell’avanzo e stralcio di sanzioni e interessi
Gli enti locali possono svincolare le quote di avanzo vincolato riferite a interventi conclusi o già finanziati negli anni precedenti con risorse proprie in due casi:
- purché le quote non siano gravate da obbligazioni sottostanti;
- ad esclusione delle somme relative alle funzioni fondamentali e ai livelli essenziali delle prestazioni.
Le risorse svincolate sono destinate:
- alla copertura dei maggiori costi energetici sostenuti dagli enti territoriali;
- a finanziare il disavanzo della gestione 2022 delle aziende del servizio sanitario regionale derivante dai maggiori costi diretti e indiretti conseguenti alla pandemia di Covid-19 e alla crescita dei costi energetici;
- a concedere contributi per attenuare la crisi delle imprese per i rincari delle fonti energetiche.
Per quanto riguarda i crediti esattoriali, la cancellazione delle cartelle fino a mille euro impatta su quelli iscritti a ruolo dal 2000 al 2015 da parte degli enti locali limitatamente alle quote accessorie (sanzioni e interessi). Con riferimento alle sanzioni amministrative, comprese quelle per violazioni al codice della strada, l’abbattimento riguarda gli interessi e le maggiorazioni semestrali di cui all’art. 27, co. 6 della legge n. 689/1981. Restano dovute le somme relative a rimborsi di notifica e procedure esecutive.
Svincolo dell’avanzo e stralcio di sanzioni e interessi: cos’altro consente la manovra
La manovra consente, tuttavia, agli enti locali di disporre la disapplicazione delle norme in esame sui carichi iscritti a ruolo di propria competenza. Ciò è possibile attraverso l’adozione di un provvedimento da comunicare all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro il 31 gennaio 2023, con modalità da definire. Gli enti locali potranno ripianare l’eventuale maggior disavanzo emerso a seguito dell’applicazione delle norme in esame in un massimo di 5 annualità.
Infine, la manovra consente di estinguere i carichi iscritti a ruolo, nel periodo che va dal 2000 al 30 giugno 2022, con abbattimento delle somme dovute a titolo di sanzioni e interessi e pagamento entro il 31 luglio 2023. Nel caso di sanzioni amministrative, comprese quelle per violazioni al codice della strada, l’abbattimento per definizione agevolata riguarda gli interessi comunque denominati, comprese le maggiorazioni semestrali. Anche in questo caso, gli eventuali disavanzi determinati dall’applicazione della norma possono essere ripianati dagli enti locali in un massimo di 5 anni.
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Fonte: Ntplusentilocaliedilizia del 28/12/2022
Autore: Elena Brunetto e Patrizia Ruffini