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PENSIONI

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I SERVIZI UTILI ALLA MATURAZIONE DI UN DIRITTO A PENSIONE

GIORNATA 1

CORSO DISPONIBILE

Ufficio di riferimento
  • Operatori degli UFFICI PENSIONI degli enti i cui dipendenti sono iscritti all’ex CPDEL-CPI- CPS-CPUG, che devono occuparsi delle pratiche previdenziali, quotidianamente o a volte anche solo sporadicamente, confrontandosi con questa complessa materia.

Obiettivi

La normativa in materia previdenziale è diventata molto vasta e complessa poiché quasi ogni anno le leggi di stabilità o provvedimenti emanati ad hoc, modificano quella previgente e istituiscono nuovi istituti.

Diventa pertanto necessario conoscere le norme di legge in vigore oggi che regolamentano la materia e restare sempre aggiornati sulle eventuali future novità che potrebbero essere introdotte.

È tuttavia molto importante conoscere quali sono i servizi e i periodi assicurativi che possono essere utilizzati dal pubblico dipendente per maturare un diritto a pensione e poter usufruire delle prestazioni pensionistiche.

Indice e contenuti del corso

Si prenderanno in considerazione: ● Le diverse Casse previdenziali nelle quali le varie categorie di lavoratori versano i contributi per poter usufruire delle prestazioni pensionistiche: l’Assicurazione Generale Obbligatoria dell’INPS (INPS AGO) (con il FPLD INPS, le Gestioni Speciali, le Forme Sostitutive, le Forme Esclusive (ex INPDAP), le Forme Integrative, le Forme Esonerative) e le Casse Libero Professionali; ● I servizi resi presso gli Enti locali con obbligo di iscrizione ad una o più casse (ex CPDEL, CPI, CPS, CPUG); ● I servizi lavorativi prestati a part time; ● I servizi lavorativi giornalieri; ● I servizi a orario ridotto; ● Servizi resi presso lo Stato e ricongiungibili ai sensi del DPR 1092/1973; ● I periodi assicurativi ricongiungibili ex legge 29/1979; ● I periodi assicurativi ricongiungibili ex legge 45/1990.

Si prenderanno in considerazione inoltre alcuni periodi temporali non coperti da contribuzione e che possono essere resi anch’essi utili per maturare un diritto a pensione: ● I periodi riscattati resi utili mediante un onere a carico del richiedente (laurea, specializzazione, diplomi, maternità facoltativa, aspettative etc.); ● Riscatti: la Legge n. 274 del 08/08/1991 (art.7 termine per la presentazione della domanda, art. 10 interruzione del rapporto di lavoro e pagamento dell’onere), il D.Lgs. n. 564 del 16/11/1996 (periodi intercorrenti tra un rapporto di lavoro e l’altro nel caso di lavori discontinui, stagionali o temporanei, successivi al 31 dicembre 1996); ● Decreto n. 4 del 28/01/2019 – «Decreto Quota 100», convertito con legge n. 26 del 28/03/2019 e Circolare INPS n. 106 del 25/07/2019: riscatto dei corsi universitari di studi per periodi da valutare nel sistema contributivo; ● Decreto n. 4 del 28/01/2019 – «Decreto Quota 100», convertito con legge n. 26 del 28/03/2019 e Legge di Stabilità 2024 n. 213 del 30/12/2023, all’art. 1 commi 126-130: Decreto n. 4 del 28/01/2019: riscatti di periodi successivi al 1995 e non coperti da contribuzione; ● Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151: Tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53: riscatto del congedo parentale; ● Riscatti: Messaggio INPS n. 15914 del 02/10/2012: la cessazione o la sospensione dal servizio di un dipendente che ha in corso il pagamento rateale di un riscatto o di una ricongiunzione; ● I periodi non lavorati e accreditati gratuitamente a richiesta dell’interessato: – il servizio militare di leva, il servizio civile, il servizio non armato reso dagli obiettori di coscienza; – il periodo di maternità obbligatoria fuori del rapporto di lavoro; ● I contributi volontari; ● Le norme di legge che prevedono delle maggiorazioni gratuite sui servizi prestati per aumentare l’anzianità contributiva del dipendente e fare maturare prima un diritto a pensione: l’art. 9 L. 113 del 29/03/1985 (le maggiorazioni per centralinisti non vedenti), l’art. 80 L. 388/2000 (le maggiorazioni per una invalidità civile riconosciuta e superiore al 74%) ; ● La prescrizione contributiva: art. 31 legge 24 maggio 1952, n.610, Circolare INPS n. 169 del 15/11/2017, il Decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, coordinato con la legge di conversione 28 marzo 2019, n. 26, il D.L. n. 215 del 30/12/2023 cd. Milleproroghe, il D.L. n.202 del 27/12/2024 Milleproroghe.

Docente

Dott. Baroncini Luigi

Istruttore Direttivo Amministrativo presso l’Ufficio pensioni – Uff. Personale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna fino a tutto l’anno 2021.
Coautore fino al 2021 della Guida al Personale n. 5 – Trattamento Previdenziale edita da CEL EDITRICE.
Consulente in materia previdenziale presso alcuni Enti Locali ed ASP.
Consulente in materia previdenziale per i pubblici dipendenti di Enti Locali e Sanità presso il Patronato INCA CGIL di Ravenna e il Sindacato Pensionati SPI CGIL di Ravenna.
Formatore presso diverse società private ed enti.

 

I REQUISITI RICHIESTI PER MATURARE UN DIRITTO A PENSIONE

GIORNATA 2

CORSO DISPONIBILE

Ufficio di riferimento
  • Operatori degli UFFICI PENSIONI degli enti i cui dipendenti sono iscritti all’ex CPDEL-CPI- CPS-CPUG, che devono occuparsi delle pratiche previdenziali, quotidianamente o a volte anche solo sporadicamente, confrontandosi con questa complessa materia.

Obiettivi

La normativa in materia previdenziale è diventata molto vasta e complessa poiché quasi ogni anno le leggi di stabilità o provvedimenti emanati ad hoc, modificano quella previgente ed istituiscono nuovi istituti.

Diventa pertanto molto importante conoscere le norme di legge in vigore oggi che regolamentano la materia e restare sempre aggiornati sulle eventuali future novità che potrebbero essere introdotte.

Partendo dalla nostra Carta Costituzionale che prevede l’erogazione di prestazioni pensionistiche nei confronti dei lavoratori, verranno considerati i requisiti che sono attualmente richiesti per maturare un diritto a pensione secondo la normativa vigente, per la pensione di vecchiaia e anticipata nelle loro diverse forme, per la pensione di inabilità e la pensione indiretta, la pensione in totalizzazione e in cumulo.

Indice e contenuti del corso

Si prenderanno in considerazione: ● Le prestazioni previdenziali che sono previste dall’art. 38, comma 2 della nostra Costituzione; ● La pensione di Vecchiaia: il Decreto Legge n. 201 del 2011, convertito in L. n. 214 del 2011, art. 24 (Fornero) e i due requisiti richiesti per maturare il diritto alla prestazione: l’età anagrafica e l’anzianità contributiva minima; ● La pensione di Vecchiaia e l’aumento dei requisiti per l’adeguamento alle speranze di vita: Legge 3 agosto 2009 n. 102, Legge 30 luglio 2010 n. 122, Legge di Stabilità 2018 n. 205 del 27/2/2017, Decreti del Ministero della Economia e delle Finanze del 05/11/2021, del 27/10/2021 e del 18/07/2013; ● La pensione di Vecchiaia: l’ulteriore terzo requisito richiesto nel sistema contributivo (Legge n. 335 del 08/08/1995, art. 1, comma 20, D.L. n. 201/2011, art. 24, comma 7, Legge di Stabilità 2024 n. 213 del 30/12/2023); ● La pensione Anticipata: il requisito contributivo richiesto, l’aumento del requisito per l’adeguamento alle speranze di vita; ● La pensione Anticipata: la decorrenza della prestazione (le così dette finestre) (Decreto Legge 28/01/2019, n. 4 convertito con la legge 28/03/019, n. 26, art. 15, Legge di Stabilità per l’anno 2024 n. 213 del 30/12/2023 art. 1, comma 162); ● La pensione Anticipata: la ulteriore possibilità di maturare il diritto nel sistema interamente contributivo (D.L. n. 201/2011, art. 24, Decreto Legge 28/01/2019, n. 4 convertito con la legge 28/03/019, n. 26, Legge di Stabilità per l’anno 2024 n. 213 del 30/12/2023); ● La pensione anticipata “Quota 100”, “Quota 102” e “Quota 103: Decreto Legge 28/01/2019, n. 4 convertito con la legge 28/03/019, n. 26 e Leggi di stabilità anni 2022, 2023, 2024, 2025); ● L’opzione donna: i requisiti richiesti e il sistema di calcolo della prestazione Legge n. 243 del 23/08/2004, Decreto Legge 28/01/2019, n. 4 convertito con la legge 28/03/019, n. 26, Leggi di stabilità 2020, 2021, 2022, 2023, 2024, 2025; ● La pensione anticipata per i lavoratori precoci: i requisiti richiesti e la decorrenza della prestazione (art. 1 legge 232/2016 Legge di stabilità per l’anno 2017, commi dal 199 al 205, Legge n. 205/2017 Legge di stabilità per l’anno 2018, Decreto Legge 28/01/2019, n. 4 convertito con la legge 28/03/019, n. 26, Legge di Stabilità per l’anno 2024 n. 213 del 30/12/2023); ● La pensione di inabilità: alle mansioni, alla qualifica di appartenenza, a proficuo lavoro e a qualsiasi attività lavorativa: i requisiti richiesti (Decreto n. 171 del 27/07/2011, art. 2 comma 12 legge 335/1995); ● La pensione indiretta per morte del lavoratore: quando sorge il diritto alla prestazione e i soggetti aventi diritto; ● La pensione in totalizzazione: quando è possibile usufruire della totalizzazione, i requisiti richiesti, il sistema di calcolo della prestazione (Decreto Legislativo 2 febbraio 2006, n. 42); ● La pensione in cumulo: a cosa serve il cumulo contributivo, come si calcola la prestazione (Legge n. 228 del 24/12/2012 di stabilità per l’anno 2013, Legge 11/12/2016 n. 232 legge di stabilità per l’anno 2017, INPS Messaggio n. 3190 del 22.08.2018).

Si tratterà l’argomento dell’APE Sociale, che non è una prestazione previdenziale, ma una indennità che anticipa la pensione di vecchiaia, quando il lavoratore ha i requisiti previsti dalla legge (Legge 11/12/2016 n. 232 legge di stabilità per l’anno 2017, Legge di Stabilità per l’anno 2024 n. 213 del 30/12/2023, Legge di Stabilità per l’anno 2025 n.207 del 30/12/2024).

Infine si affronterà un argomento molto importante e cioè quando un pubblico dipendente raggiunge il limite ordinamentale per il collocamento a riposo d’ufficio e si deve decidere per la risoluzione del rapporto di lavoro oppure per il mantenimento in servizio: ● La nuova disciplina dell’art. 24 del D.L. 211/2011 che riguarda i requisiti richiesti per l’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia a partire dal 01/01/2012 e le norme dei limiti di età per il collocamento a riposo d’ufficio del pubblico dipendente; ● La Circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 2 del 08/03/2012; ● Il D.L. n. 101 del 31/08/2013; ● La Circolare n. 2 del 19/02/2015 del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione (Circolare Madia): cosa doveva fare l’Amministrazione fino al 31/12/2024 nei confronti del dipendente che compie 65 anni di età; ● Legge di Stabilità per l’anno 2025 n.207 del 30/12/2024: le importanti novità introdotte dall’art.1, commi 162, 163, 164 in merito al compimento da parte del dipendente dei 65 anni di età.

Docente

Dott. Baroncini Luigi

Istruttore Direttivo Amministrativo presso l’Ufficio pensioni – Uff. Personale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna fino a tutto l’anno 2021.
Coautore fino al 2021 della Guida al Personale n. 5 – Trattamento Previdenziale edita da CEL EDITRICE.
Consulente in materia previdenziale presso alcuni Enti Locali ed ASP.
Consulente in materia previdenziale per i pubblici dipendenti di Enti Locali e Sanità presso il Patronato INCA CGIL di Ravenna e il Sindacato Pensionati SPI CGIL di Ravenna.
Formatore presso diverse società private ed enti.

 

IL CALCOLO DELLA MISURA DELLA PENSIONE:
QUOTE A-B-C

GIORNATA 3

CORSO DISPONIBILE

Ufficio di riferimento
  • Operatori degli UFFICI PENSIONI degli enti i cui dipendenti sono iscritti all’ex CPDEL-CPI- CPS-CPUG, che devono occuparsi delle pratiche previdenziali, quotidianamente o a volte anche solo sporadicamente, confrontandosi con questa complessa materia.

Obiettivi

La normativa in materia previdenziale è diventata molto vasta e complessa poiché quasi ogni anno le leggi di stabilità o provvedimenti emanati ad hoc, modificano quella previgente ed istituiscono nuovi istituti.

Anche se la prestazione pensionistica viene erogata dall’INPS, è tuttavia molto importante conoscere come si calcola l’importo della pensione di un pubblico dipendente nelle sue tre Quote A-B-C, per razionalizzare il più possibile i tempi di lavoro a disposizione, per controllare e sistemare correttamente la posizione assicurativa del dipendente prima della spedizione sulla scrivania virtuale dell’INPS, per controllare il provvedimento di pensione inviato dall’Istituto.

Indice e contenuti del corso

Si prenderanno in considerazione: ● La normativa vigente al 31/12/1992 per le quattro casse degli ex Istituti di Previdenza del Ministero del Tesoro: CPDEL, CPS, CPI e CPUG (Legge 965 26/07/1965, Legge n. 87 del 04/02/1958, Legge 24/01/1986 n. 16, Legge 24/01/1986 n. 16) e il DPR 1092 del 29/12/1973 per i dipendenti civili dello Stato; ● I due elementi richiesti per il calcolo della pensione: la retribuzione di riferimento e l’aliquota prevista dalle norme di legge sopra richiamate; ● Il nuovo sistema di calcolo introdotto dal D.L. n. 503 del 30/12/1992 a partire dal 01/01/1993: le due Quote A e B retributive per i dipendenti che al 31/12/1992 avevano più o meno di 15 anni di contribuzione; ● La Riforma del sistema pensionistico introdotta dalla Legge n. 335 del 08/08/1995 a partire dal 01/01/1996: l’introduzione della Quota C contributiva e le ricadute sul sistema di calcolo della pensione; ● Il DL n. 201del 06/12/2011 convertito in legge n. 214/2011 (Legge Fornero): applicazione della Quota Contributiva per tutti i dipendenti a decorrere dal 01/01/2012; ● Legge di Stabilità del 2024 n. 213 del 30/12/2023: nuovi criteri di calcolo delle Quote retributive A) e B) in applicazione della nuova tabella allegata alla legge; ● Legge di Stabilità del 2024 n. 213 del 30/12/2023: ambito di applicazione della nuova tabella; ● L’importante novità introdotta dalla Legge di Stabilità 2025 n. 207 del 30/12/2024 art.1, commi 162, 163, 164: l’ambito di applicazione della nuova tabella per il calcolo delle Quote retributive A) e B) si applica anche al compimento del 65° anno di età del dipendente; ● Il calcolo della Quota C contributiva ex Legge 335/1995: il montante individuale dei contributi accantonati e il coefficiente di trasformazione; ● Servizi prestati a part time: quali retribuzioni utilizzare per il calcolo della pensione: come influisce il part- time sul diritto e sulla misura della pensione (Informativa INPDAP n. 68 del 22/07/2002), la media ponderata per il calcolo della Quota A) della pensione (Informativa INPDAP n. 1 del 09/12/1988); ● I servizi giornalieri e i servizi a orario ridotto: come si devono valutare per il diritto e la misura della pensione; ● L’art. 80 della Legge n. 388/2000 (invalidità civile con percentuale superiore al 74%): i benefici sul calcolo della misura della pensione (Informativa INPDAP n. 75 del 27/12/2001); ● Non vedenti: l’art. 9 della Legge n. 113/1985 e l’art. 2 della legge 28 marzo 1991, n. 120, i benefici sul calcolo della misura della pensione Quote A e B retributive, la novità introdotta dall’art. 1, comma 209, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Legge di stabilità 2017) sul calcolo della Quota C contributiva; ● L’Opzione donna: come si calcola la prestazione e quali retribuzioni utilizzare (Legge 23 agosto 2004, n. 243, Art. 1, comma 9, Circolare INPDAP n. 39 del 24/07/2000).

Si valuterà infine quali sono le considerazioni da fare circa la convenienza o meno dell’accettazione di un riscatto o di una ricongiunzione, sulla base della collocazione dei servizi temporali eventualmente riscattati o ricongiunti e del conseguente sistema di calcolo della prestazione pensionistica.

Docente

Dott. Baroncini Luigi

Istruttore Direttivo Amministrativo presso l’Ufficio pensioni – Uff. Personale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna fino a tutto l’anno 2021.
Coautore fino al 2021 della Guida al Personale n. 5 – Trattamento Previdenziale edita da CEL EDITRICE.
Consulente in materia previdenziale presso alcuni Enti Locali ed ASP.
Consulente in materia previdenziale per i pubblici dipendenti di Enti Locali e Sanità presso il Patronato INCA CGIL di Ravenna e il Sindacato Pensionati SPI CGIL di Ravenna.
Formatore presso diverse società private ed enti.

 

IL FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PERSEO SIRIO

GIORNATA 4

Il CORSO VERRA’ REGISTRATO E RESO DISPONIBILE A BREVE

Ufficio di riferimento
  • Operatori degli UFFICI PENSIONI degli enti i cui dipendenti sono iscritti all’ex CPDEL-CPI- CPS-CPUG, che devono occuparsi delle pratiche previdenziali, quotidianamente o a volte anche solo sporadicamente, confrontandosi con questa complessa materia.

Obiettivi

L’obiettivo del corso è di approfondire le conoscenze per quanto riguarda le norme che regolamentano la Previdenza Complementare del pubblico dipendente che dà la propria adesione al Fondo Perseo Sirio, analizzando il funzionamento del Fondo previsto dalle norme di legge e dallo Statuto del Fondo stesso, con riferimento particolare alle conseguenze sul Trattamento di Fine Servizio (TFS) e sul Trattamento di Fine Rapporto (TFR).

Indice e contenuti del corso

Si prenderanno in considerazione: ● La costituzione del Fondo Perseo, del Fondo Sirio e la loro fusione; ● La Previdenza complementare del pubblico dipendente: il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 dicembre 1999 e i vari accordi ARAN-Sindacati; ● Cosa è la Previdenza complementare; ● Perché può essere necessario assicurarsi un livello di copertura previdenziale in aggiunta a quella pubblica dell’INPS attraverso la Previdenza complementare: il sistema di calcolo contributivo della pensione e i suoi effetti; ● Cosa è il Fondo Perseo Sirio; ● Cosa non è il Fondo Perseo Sirio; ● I soggetti attori nella previdenza complementare del Fondo Perseo Sirio; ● Chi può aderire al Fondo Perseo Sirio; ● I rischi nell’investimento nel fondo: gli enti deputati al controllo esterno e il controllo interno al fondo; ● L’adesione al Fondo: l’adesione come atto volontario (accordo Aran-Sindacati del 14/01/2021) e l’adesione con il silenzio assenso (accordo Aran-Sindacati del 16/09/2021); ● Come viene finanziato il fondo: il contributo del lavoratore, del datore di lavoro, dell’INPS e la destinazione ad esso del TFR; ● I soggetti erogatori del TFS/TFR; ● Cosa accade al momento dell’adesione al Fondo: dipendente in regime di TFR assunto dal 01/01/2001 e alcune caratteristiche del TFR; ● Cosa accade al momento dell’adesione al Fondo: dipendente in regime di TFS assunto entro il 31/12/2000; ● I costi a carico del lavoratore che ha aderito al Fondo: per l’adesione e durante il periodo di accumulo; ● Le prestazioni erogate dal Fondo Perseo Sirio alla risoluzione del rapporto di lavoro: la pensione di vecchiaia, la pensione anticipata; ● Le prestazioni erogate dal Fondo Perseo Sirio prima del pensionamento: le anticipazioni della posizione maturata nel Fondo, il trasferimento della posizione maturata nel Fondo, il mantenimento della posizione maturata; ● Il regime fiscale del Fondo: la deduzione fiscale del contributo versato dall’aderente, le aliquote fiscali sui rendimenti e sulle prestazioni; ● Cosa succede nel caso di decesso dell’aderente.

Docente

Dott. Baroncini Luigi

Istruttore Direttivo Amministrativo presso l’Ufficio pensioni – Uff. Personale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna fino a tutto l’anno 2021.
Coautore fino al 2021 della Guida al Personale n. 5 – Trattamento Previdenziale edita da CEL EDITRICE.
Consulente in materia previdenziale presso alcuni Enti Locali ed ASP.
Consulente in materia previdenziale per i pubblici dipendenti di Enti Locali e Sanità presso il Patronato INCA CGIL di Ravenna e il Sindacato Pensionati SPI CGIL di Ravenna.
Formatore presso diverse società private ed enti.

 

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