L’Anac, con la delibera n. 582/2023 stabilisce che, a seguito delle disposizioni introdotte dal nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. n. 36/2023), a partire dal 1° gennaio 2024, la digitalizzazione integrale del ciclo degli appalti acquisirà piena efficacia.
Sempre a partire dalla medesima data, la disciplina in tema di digitalizzazione sarà applicabile anche alle procedure di affidamento comprese nel PNRR.
A seguito di ciò verranno meno i regimi transitori di pubblicità legale nei contratti pubblici, le attività riguardanti il ciclo di vita dei contratti pubblici e rientranti nell’ecosistema di approvvigionamento digitale e l’utilizzo delle piattaforme di approvvigionamento digitale certificate da parte delle stazioni appaltanti e centrali di committenza qualificate, anche con riserva.
Cosa cambierà nello specifico a partire dal primo gennaio 2024?
Dal prossimo gennaio, la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici di Anac renderà disponibili, mediante interoperabilità, i servizi e le informazioni necessari allo svolgimento delle fasi dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici.
Per digitalizzazione integrale si intende che saranno modificate le condizioni di utilizzo del sistema Simog e sarà dismesso il servizio SmartCIG.
Ed inoltre, partirà la Piattaforma dei contratti pubblici che interopererà con le piattaforme di approvvigionamento digitale utilizzate dalle stazioni appaltanti per la gestione di tutte le fasi del ciclo di vita dei contratti pubblici, tra cui il rilascio del Cig (Codice identificativo gara) per le nuove procedure di affidamento e l’assolvimento degli obblighi di pubblicità in ambito comunitario e nazionale, nonché degli obblighi di trasparenza.
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Fonte: Italia Oggi n. 299 del 20/12/2023 pag. 30 “Dal 1° gennaio digitalizzazione integrale degli appalti, arriva la bussola”
Autore: n.d.