I dirigenti pubblici, se in possesso di “specifiche professionalità”, potranno essere trattenuti in servizio, con incarichi di studio e di consulenza fino al 31 dicembre 2026, anche se collocati in pensione.
Sono queste alcune delle maggiori novità previste dagli emendamenti al D.L. n. 44/2023.
Si tratta del decreto sul rafforzamento delle capacità amministrative della pubblica amministrazione.
Quali dirigenti pubblici usufruiscono della deroga?
I soggetti che possono beneficiare della deroga sono: i segretari generali dei ministeri, i direttori di uffici dirigenziali generali e coloro che ricoprono incarichi di funzione dirigenziale di livello generale (art. 19 del D.Lgs. n. 165/2001).
Si tratta di soggetti che, fino alla fine del 2026 , potranno anche ricevere incarichi dirigenziali o direttivi e cariche in organi di governo, di enti pubblici e in società controllate.
Ed inoltre, per quanto riguarda i dipendenti pubblici, sale da 12 a 36 mesi la durata dell’aspettativa per poter avviare attività professionali e imprenditoriali.
Nel decreto, infine, hanno trovato posto molte disposizioni eterogenee che spaziano dal pubblico impiego alla sicurezza come, ad esempio, quella che estende, a tutti i comuni sopra i 20.000 abitanti, la chance di dotare le polizie locali con i taser (le pistole ad impulso elettrico).
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Fonte: Italia Oggi n. 127 del 31/05/2023 pag. 35
Autore: Francesco Cerisano