investimenti dei comuni
Contabilità Enti Locali

Investimenti dei comuni tagliati di 3,2 miliardi

La legge di Bilancio riduce drasticamente le risorse destinate agli investimenti dei comuni.

La manovra offre ai sindaci un aspetto a due facce.

La prima è quella del “contributo alla finanza pubblica”.

Il predetto contributo consiste, in sintesi, in un obbligo di accantonamento di risorse.

L’anno successivo, tali risorse possono essere utilizzate per investimenti oppure a riduzione del disavanzo.

Le somme da accantonare sono pari a:

  • 130 milioni nel 2025;
  • 260 milioni annui nel 2026-2028;
  • 440 milioni nel 2029.

Nel complesso, l’accantonamento raggiungerà, in cinque anni, l’importo di 1,35 miliardi.

Oltre a tale importo, è necessario considerare il contributo a carico di Province e Città metropolitane pari a 150 milioni.

Alle cifre snocciolate, deve essere aggiunto anche l’assegno imposto dalla legge di Bilancio dell’anno scorso da 1,25 miliardi, così ripartito:

  • 200 milioni all’anno ai Comuni per cinque anni;
  • 50 milioni all’anno a Province e Città per cinque anni.

I suddetti tagli saranno parzialmente compensati da aiuti, come, ad esempio, il contributo per la gestione dei minori in affidamento pari a:

  • 100 milioni all’anno (fino al 2027) per i Comuni;
  • 50 milioni all’anno (fino al 2030) per Province e Città.

L’altro aspetto della manovra: il taglio agli investimenti dei comuni

La legge di Bilancio taglia su base pluriennale una serie di fondi destinati agli investimenti dei comuni.

Il totale dei tagli fra il 2025 e 2029 ammonta a circa 3,195 miliardi.

Prima di tutto, al fondo per la progettazione delle opere pubbliche vengono tolti:

  • 200 milioni per il 2025;
  • 100 all’anno per il 2026-2029.

Nel complesso, il predetto fondo subisce un definanziamento di 600 milioni.

Anche i fondi per la rigenerazione urbana sono soggetti ad un taglio complessivo di 600 milioni (200 milioni all’anno fra 2027 e 2029).

Saranno, inoltre, ridotti di 639,6 milioni i fondi per gli investimenti dei comuni veicolati dalle Regioni.

Ulteriori tagli agli investimenti dei comuni riguarderanno:

  • le “medie opere”, per un importo pari a 400 milioni;
  • le “piccole opere”, per un importo pari a 140 milioni.

In sintesi, l’intensità dei tagli cresce nel tempo e passa dai 350,4 milioni del 2025 agli 1,142 miliardi del 2029.

Per saperne di più su questo e altri argomenti consulta gli articoli che trovi qui

Fonte: Il Sole 24 Ore n. 300 del 30/10/2024 pag. 3 “Comuni, tagli da 3,2 miliardi agli investimenti 2025-2029”
Autore: Gianni Trovati

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