ll limite idonei concorso del 20% non si applicherà alle procedure concorsuali che prevedono un numero di posti messi a concorso non superiore a 20 unità.
La norma è stata introdotta dal D.L. n. 44/2023 ed esclude la possibilità, per le p.a., di prevedere un numero di idonei, cioè non vincitori, superiore al 20% rispetto al numero di posti messi a concorso. E tale norma sta mettendo in difficoltà soprattutto gli enti locali, che sono costretti a moltiplicare i concorsi con inevitabili costi aggiuntivi.
Limite idonei concorso: cosa prevede l’emendamento al decreto p.a.?
Per questi motivi, è pronto un emendamento al decreto p.a. che prevede una serie di cambiamenti. Vediamo quali:
- il limite del 20% non si applicherà ai mini-concorsi locali. Si tratta delle procedure concorsuali bandite da regioni, province, enti locali o enti e agenzie da questi controllati o partecipati, che prevedono un numero di posti messi a concorso non superiore a 20 unità;
- non sarà previsto nessun tetto agli idonei per le procedure per assunzioni a tempo determinato;
- il tetto agli idonei non si applicherà ai concorsi banditi per il reclutamento delle seguenti figure: personale sanitario, educativo e scolastico; personale impiegato nei servizi educativo-scolastici gestiti direttamente dai comuni e dalle unioni di comuni.
L’emendamento risulta tra le proposte di modifica segnalate al ddl di conversione del D.L. n. 75/2023 e sarà discusso la prossima settimana nelle commissioni affari costituzionali e lavoro della Camera.
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Fonte: Italia Oggi n. 171 del 21/07/2023 pag. 34 “Ammorbidito il tetto agli idonei”
Autore: Francesco Cerisano