obbligo di razionalizzare
Affari Generali

Obbligo di razionalizzare le società con fatturato inferiore a un milione

È operativo l’obbligo di razionalizzare le società che, nel triennio precedente, non hanno conseguito il fatturato minimo previsto dal Tusp.

Il termine fatturato, si legge nella deliberazione n. 54/2017 della Sezione regionale per l’Emilia-Romagna della Corte dei conti, deve essere inteso quale «ammontare complessivo dei ricavi da vendite e da prestazioni di servizio realizzate nell’esercizio, integrate dagli altri ricavi e proventi conseguiti e al netto delle relative rettifiche».

Entro il 31 dicembre deve essere approvato il piano di razionalizzazione periodica.

Con riferimento a tale adempimento, il legislatore ha inizialmente introdotto alcune deroghe.

Infatti, l’articolo 16, comma 3-bis, del D.L. n. 73/2021 ha introdotto il comma 5-ter dell’articolo 24 del Tusp.

Tale disposizione aveva autorizzato, anche per l’anno 2022, le amministrazioni a non procedere all’alienazione in presenza di un risultato medio in utile nel triennio 2017-2019 conseguito dalle partecipate.

La moratoria è giunta, tuttavia, al capolinea.

L’obbligo di razionalizzare le società con fatturato inferiore a un milione è, pertanto, tornato operativo?

In sintesi, dal 1° gennaio 2023 le società con un fatturato inferiore a un milione di euro devono essere classificate tra le partecipazioni non consentite.

L’obbligo di razionalizzare è, perciò, tornato operativo con riferimento a tali partecipazioni.

Le stesse devono essere alienate entro un anno dalla delibera comunale di ricognizione.

Le conseguenze della mancata alienazione sono:

  • l’impossibilità per il socio pubblico di esercitare i diritti sociali nei confronti della società;
  • la liquidazione in denaro della partecipazione.

Per evitare la dismissione e mantenere la titolarità di partecipazioni in società efficienti ma che non conseguono il fatturato minimo previsto dal Tusp, gli enti, possono, tuttavia, adottare alcune iniziative.

Gli stessi, infatti, possono:

  • conferire alle società in questione ulteriori servizi idonei ad accrescere la soglia di fatturato fino a soddisfare i requisiti di legge;
  • promuovere per le medesime società programmi di sviluppo industriale per conseguire l’incremento di fatturato richiesto;
  • attivare processi di aggregazione, fusione o incorporazione tra società con oggetto sociale simile o complementare, operanti nella medesima area di territorio.

 

Per saperne di più su questo e altri argomenti consulta gli articoli che trovi qui

Fonte: Ntplusentilocaliedilizia del 19/07/2023 “Partecipate, torna l’obbligo di razionalizzare le società con fatturato inferiore a un milione”
Autore: Michele Nico

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