La Sezione Consultiva per gli Atti Normativi del Consiglio di Stato ha chiesto di integrare lo schema di D.P.R. n. 62/2013, relativo al “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165”.
In aggiunta, il Consiglio di Stato, con il parere n. 93/2023, ha rilevato che lo schema prevede:
- nuove regole di condotta;
- divieti e comandi;
- regole caratterizzate dall’indeterminatezza delle condotte sanzionabili.
Cosa prevedono le nuove regole al Codice di comportamento dei dipendenti pubblici?
Le nuove regole al Codice di comportamento dei dipendenti pubblici prevedono:
- innanzitutto, un nuovo articolo 14-quater “Rispetto dell’ambiente”, in cui si stabilisce che il dipendente pubblico debba contribuire, sul luogo di lavoro, al contenimento dei consumi energetici, delle risorse e dei materiali di consumo forniti dall’amministrazione e alla raccolta differenziata dei rifiuti;
- un nuovo articolo 11-quinquies “Rispetto della persona e divieto di discriminazioni”, in cui si prevede l’obbligo di astenersi da azioni discriminatorie o lesive dell’integrità psichica e fisica degli altri dipendenti e degli utenti;
- ed, infine, le modifiche all’articolo 13 del vigente Codice, con nuovi contenuti assegnati ai doveri dei dirigenti.
Le nuove regole di comportamento dei dipendenti pubblici vanno oltre la previsione dell’articolo 4, del Decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36.
In conclusione, a causa dell’indeterminatezza delle condotte sanzionabili, il Consiglio di Stato ha chiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio Legislativo del Ministro per la pubblica amministrazione, anche, approfondimenti e maggiori chiarimenti sulle norme dello schema di decreto.
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Fonte: Consiglio di Stato del 15/02/2023
Autore: Redazione Paweb