codice appalti
Appalti

Nel codice appalti le regole Pnrr

La riforma del codice appalti prevede:

  • la semplificazione normativa,
  • la forte spinta alla digitalizzazione,
  • la ricezione delle norme previste per l’attuazione del PNRR.

Tale riforma costituisce uno degli impegni presi con l’Unione Europea per l’attuazione del PNRR.

La Commissione Speciale del Consiglio di Stato ha consegnato al Governo lo schema preliminare.

Una delle novità presenti in tale schema è la codificazione dei principi, per favorire una più ampia libertà di iniziativa e di auto-responsabilità delle stazioni appaltanti e degli enti concedenti, valorizzandone autonomia e discrezionalità sia amministrativa che tecnica.

Come è composto lo schema preliminare del codice degli appalti?

Lo schema preliminare del codice degli appalti è composto:

  • da un primo libro “dei principi, della digitalizzazione, della programmazione e della progettazione“,
  • da un libro secondo “dell’appalto“,
  • di un terzo volume “dell’appalto nei settori speciali“,
  • di un quarto volume “delle concessioni e del partenariato pubblico-privato
  • infine, da un ultimo e quinto libro “del contenzioso e dell’autorità nazionale anticorruzione, disposizioni finali e transitorie” (in totale, 230 articoli).

La volontà è quella di una semplificazione generale, riducendo di circa un terzo le norme del codice appalti e ricorrendo molto agli allegati sostitutivi dei regolamenti.

In via generale, inoltre, sono recepite nel codice appalti tutte le norme previste per l’attuazione del PNRR.

Per saperne di più su questo e altri argomenti consulta gli articoli che trovi qui

Fonte: Italia Oggi n. 252 del 26/10/2022 pag. 33
Autori: Andrea Mascolini

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