nuove modalità concorsuali
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Nuove modalità concorsuali e largo ai giovani nella P.a.

Gli emendamenti al D.L. n. 44/2023 ampliano le possibilità di accesso dei giovani nella P.a. e introducono nuove modalità concorsuali.

Ieri, martedì 6 giugno 2023, il Governo ha ottenuto la fiducia alla Camera sulla conversione del D.L. n. 44/2023. Tale decreto contiene molte norme che mirano a rafforzare gli organici pubblici.

Prima di tutto, è prevista la possibilità di ricorrere, fino al 31 dicembre 2026, a contratti a tempo determinato di apprendistato e a contratti di formazione e lavoro.

È possibile far ricorso a tale opportunità nel limite del 10% delle facoltà assunzionali esercitabili.

Potranno essere assunti, con contratto di lavoro a tempo determinato di durata massima di trentasei mesi, giovani laureati.

Questi ultimi devono essere individuati su base territoriale, mediante avvisi pubblicati nel portale InPa.

Con un successivo decreto saranno stabiliti i criteri e le procedure per il reclutamento.

In particolare saranno oggetto di valutazione:

  • la prova scritta;
  • i titoli accademici conseguiti dal candidato, compresa la media ponderata dei voti conseguiti nei singoli esami;
  • gli eventuali titoli di specializzazione post lauream;
  • le eventuali esperienze professionali documentate;
  • la prova orale.

A parità di punteggio sarà preferito il candidato più giovane di età.

Sempre fino al 31 dicembre 2026, le p.a. potranno stipulare convenzioni non onerose con le università per l’individuazione di studenti di età inferiore a 24 anni, che abbiano concluso gli esami previsti dal piano di studi, da assumere a tempo determinato con contratto di formazione e lavoro.

Il personale assunto sarà inquadrato nell’area dei funzionari.

Alla scadenza dei contratti, in presenza dei requisiti per l’accesso al pubblico impiego e della valutazione positiva del servizio prestato, il rapporto di lavoro si trasformerà in tempo indeterminato nei limiti delle facoltà assunzionali delle amministrazioni.

Quali saranno le ulteriori nuove modalità concorsuali?

Poi, a seguito delle nuove modalità concorsuali, saranno considerati idonei i candidati collocati nella graduatoria finale entro il 20% dei posti successivi all’ultimo di quelli banditi.

In caso di rinuncia all’assunzione o di dimissioni del dipendente, intervenute entro sei mesi dall’assunzione, l’amministrazione potrà procedere allo scorrimento della graduatoria.

I concorsi unici potranno essere organizzati su base territoriale.

In tali casi, i bandi devono prevedere la possibilità per i candidati di presentare la domanda soltanto per uno dei profili oggetto del bando e solo per un ambito territoriale.

Per di più, fino al 31 dicembre 2026, i bandi di concorso per i profili non apicali potranno prevedere lo svolgimento della sola prova scritta.

È prevista, infine, una riserva pari al 15% dei posti nei concorsi per l’assunzione di personale non dirigenziale a favore degli operatori volontari che hanno concluso il servizio civile universale senza demerito.

Per saperne di più su questo e altri argomenti consulta gli articoli che trovi qui

Fonte: Italia Oggi n. 133 del 07/06/2023 pag. 35 “P.a., giovani e nuovi concorsi”

Autore: Francesco Cerisano

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