La cronica assenza dei segretari comunali, specie nei mini enti, comunque coinvolti nell’attuazione degli interventi e nella realizzazione degli obiettivi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (il Pnrr), può costituire un freno alle iniziative da intraprendere.
Per questi motivi, la Manovra 2023 cerca di rimediare a questa situazione e propone più segretari comunali in servizio allo scopo di potenziare le capacità operative degli enti locali ai fini dell’attuazione del Piano.
Le disposizioni dello schema di legge di bilancio in materia di segretari comunali
Lo schema di legge di bilancio, pertanto, si propone di derogare alla disciplina in materia di iscrizione all’Albo dei segretari comunali e provinciali, autorizzando il Ministero dell’Interno ad iscrivere all’Albo medesimo anche 448 candidati che non hanno vinto il concorso pubblico per esami, per accedere al corso-concorso selettivo di formazione.
Il corso-concorso serve per il conseguimento dell’abilitazione richiesta ai fini dell’iscrizione di 345 segretari comunali nella fascia iniziale dell’Albo nazionale dei segretari comunali e provinciali.
Il Viminale potrà inserire altri 448 borsisti non vincitori, purchè abbiano conseguito il punteggio minino di idoneità al termine del citato corso-concorso selettivo di formazione.
L’iscrizione all’Albo dei borsisti aggiuntivi sarà comunque subordinata al conseguimento della relativa autorizzazione all’assunzione con le modalità previste dal comma 8 dell’articolo 16-ter del D.L. 162/2019.
La durata del corso-concorso selettivo di formazione è di sei mesi.
Si prevede, inoltre, l ‘aggiunta di un tirocinio pratico di due mesi presso uno o più comuni, con verifiche di apprendimento durante il corso.
Ed ancora, si stabilisce l’obbligo, per i segretari neo assunti, nel biennio successivo alla data della prima nomina, di assolvere a doveri formativi supplettivi, in misura pari ad almeno 120 ore annuali, pena la cancellazione dall’Albo.
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Fonte: Italia Oggi n. 278 del 25/11/2022 pag. 34
Autore: Luigi Oliveri