Il Viminale ha comunicato che sono in arrivo gli acconti sul Fondo di solidarietà 2023.
Tra oggi e domani dovrebbero essere accreditati i 3,7 miliardi destinati a 5.458 Comuni delle Regioni a Statuto ordinario e di Sicilia e Sardegna.
Nello specifico, l’impatto sulla cassa è rilevante, considerato il ritardo registrato nell’erogazione del classico acconto annuale del 66% che avrebbe dovuto essere versato entro maggio.
Nel 2022 l’acconto era di 4,47 miliardi.
A che punto è l’iter di definizione del decreto di riparto del Fondo di solidarietà comunale 2023?
L’iter per l’approvazione del decreto di riparto del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2023 non è ancora concluso.
Per di più, non è stato raggiunto l’accordo sul provvedimento in Conferenza Stato-città.
In particolare, la Conferenza ha preso atto del parere negativo di Anci e Upi sulla determinazione e sul riparto del Fondo descritti nella Nota metodologica del 28 febbraio e approvata dalla Commissione tecnica per i fabbisogni standard.
Inoltre, in caso di mancato accordo, la normativa prevede che il Dpcm sia comunque emanato.
Il perfezionamento avvenuto nei giorni scorsi porta ora il Viminale a pagare la prima delle due rate corrispondente al 66% delle risorse spettanti, mentre la seconda è prevista per ottobre.
È bene evidenziare che il passaggio è fondamentale poiché la tensione di cassa diventa ancora più rilevante se correlata agli obblighi stringenti, nel 2023, per la Riforma 1.11 del PNRR sul rispetto dei tempi di pagamento delle fatture commerciali.
Infine, ogni mese devono essere saldati i corrispettivi dei servizi a fatturazione mensile e il rispetto dei 30 giorni di scadenza comporta l’anticipo dei flussi di spesa anche in presenza di entrate correlate.
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Fonte: Il Sole 24 Ore n. 174 del 26/06/2023 pag. 31
Autori: Elena Brunetto Patrizia Ruffini “Tra oggi e domani l’accredito degli acconti del Fondo 2023”
