Il Servizio di notifiche digitali (Send) realizza la misura 1.4.5 della componente M1.C1 – Digitalizzazione, innovazione e sicurezza Pa del PNRR, che ha riconosciuto 200 milioni alle amministrazioni comunali che vi hanno aderito.
Entro fine 2023 si mira a far aderire al Servizio notifiche digitali circa 800 amministrazioni, tra Comuni ed enti centrali.
Qualsiasi Pa può utilizzare tale servizio di notificazione a valore legale per notificare gli atti a qualsiasi persona fisica o giuridica, ente od associazione, compresi i cittadini e le imprese, residenti o con sede legale in Italia o che risiedono all’estero, dotati di codice fiscale.
In particolare, la Pa, aderendo alla Piattaforma di notifiche digitali, emette l’atto da notificare e lo deposita sulla piattaforma.
La piattaforma, successivamente, processa la notifica scegliendo il miglior percorso (digitale e/o analogico) di notificazione tra quelli stabiliti dalla normativa ed il destinatario la riceverà sul proprio domicilio digitale (Pec/Sercq) oppure tramite AppIO/email/sms.
Se, invece, i destinatari non sono dotati di identità digitale Spid, le notifiche saranno inviate e ricevute analogicamente o saranno reindirizzate digitalmente a persone a loro vicine e/o da essi delegate, così come previsto dal D.M. n. 58/2022.
Per quali atti è possibile effettuare notifiche digitali?
Le notifiche digitali possono riguardare gli atti, i provvedimenti, gli avvisi e le comunicazioni delle Pa ad eccezione degli atti del processo civile e penale, per l’applicazione di misure di prevenzione, amministrativo, tributario e contabile, nonché i provvedimenti e le comunicazioni connessi. Inoltre, non possono essere notificati digitalmente neppure:
- gli atti delle procedure di espropriazione forzata;
- gli atti dei procedimenti di competenza delle autorità provinciali di pubblica sicurezza relativi a pubbliche manifestazioni;
- le autorizzazioni e gli altri provvedimenti a contenuto abilitativo, soggiorno, espulsione e allontanamento dal territorio nazionale.
Il controllo e la gestione della piattaforma sono affidati a PagoPA che ne affida, in tutto o in parte, lo sviluppo a Poste Italiane.
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Fonte: Il Sole 24 Ore n. 261 del 22/09/2023 pag. 48 “L’amministrazione notifica gli atti con la piattaforma Send”
Autori: Alessandro Mastromatteo Benedetto Santacroce