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Appalti

Codice dei contratti pubblici: appalti più veloci e più puliti

Il Codice dei contratti pubblici, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il 16 dicembre, avvia ora un cronoprogramma che dovrà concludersi entro il 1° aprile 2023, nel rispetto delle scadenze del PNRR.

Il differimento al 30 giugno sarà possibile per le modifiche agli allegati.

Nello specifico, partire dal 1° luglio tutto l’impianto del nuovo codice dovrà essere operativo.

Si tratta di un obiettivo da centrare ai fini del pagamento della quarta rata di fondi PNRR.

Cosa stabilisce il codice dei contratti pubblici in merito alle disposizioni?

Il codice stabilisce che le disposizioni “con i relativi allegati, eventualmente già sostituiti o modificati ai sensi delle relative disposizioni, acquistano efficacia il 1° luglio 2023“.

Inoltre, il Consiglio di Stato ha impostato un codice che non rinvia a ulteriori provvedimenti attuativi, ma è immediatamente “autoesecutivo”.

Gli allegati al codice, in alcuni casi, possono essere modificati successivamente all’entrata in vigore del codice con provvedimenti regolamentari a regime.

Il nuovo codice imprime una forte spinta verso la digitalizzazione delle procedure e l’interoperabilità delle piattaforme.

Infatti, il principio dell’unicità dell’invio di dati, documenti e informazioni alle stazioni appaltanti si materializza nella gestione da parte dell’ANAC della banca data nazionale dei contratti pubblici

A ciò si aggiunge il fascicolo virtuale dell’operatore economico ed il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e degli operatori economici.

Per saperne di più su questo e altri argomenti consulta gli articoli che trovi qui

Fonte: Italia Oggi n. 297 del 17/12/2022 pag. 23 “Appalti più veloci e più puliti”
Autori: Andrea Mascolini    Francesco Cerisano

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