La Manovra 2025 prevede, per gli enti locali, il concorso alla finanza pubblica sul modello regionale.
In particolare, nella Manovra potrebbe trovare spazio la soluzione di prevedere degli accantonamenti obbligatori a copertura del disavanzo.
Tali accantonamenti, in alternativa, potrebbero essere sbloccati per finanziare maggiori investimenti e/o abbattere il debito in caso di congiuntura positiva.
Il paragrafo 3.2. del Piano strutturale di bilancio (Psb), presentato dal Governo, delinea gli scenari possibili della prossima manovra finanziaria sugli enti locali.
Attualmente comuni, province e città metropolitane devono assicurare un contributo di circa 3,84 miliardi.
Cosa prevede il Piano strutturale di bilancio in merito al concorso alla finanza pubblica da parte degli enti locali?
Il Piano strutturale di bilancio (Psb) prevede un ulteriore contributo, da parte dei singoli enti.
L’apporto da parte degli enti sarà realizzato attraverso una trattenuta diretta sui trasferimenti erariali.
In alternativa, è previsto quanto segue:
- per gli enti in disavanzo l’obbligo di incrementare l’importo del ripiano del disavanzo nell’esercizio;
- per gli enti in avanzo, invece, l’obbligo di accantonare in bilancio un fondo di parte corrente da destinare negli esercizi successivi al finanziamento degli investimenti e all’estinzione anticipata del debito.
Tale meccanismo è già stato introdotto, nel 2024, per le regioni, dall’art. 19 del D.L. n. 113/2024 (decreto omnibus).
Nello specifico, le regioni in deficit devono iscrivere nella parte corrente del primo esercizio del bilancio di previsione 2024-2026, un fondo.
L’importo dell’accantonamento deve essere pari agli importi indicati nell’allegato VI-bis.
E’ comunque necessario rispettare l’equilibrio di bilancio di parte corrente (D.Lgs. n. 118/2011).
Alla fine dell’esercizio 2024 il fondo costituirà un’economia.
Tale economia concorrerà al ripiano del disavanzo di amministrazione.
Il meccanismo dovrebbe essere recepito dalla legge di bilancio, con riferimento agli enti in disavanzo.
E’ fatta salva la possibilità di autorizzare lo sblocco delle risorse congelate se i saldi di finanza pubblica mostreranno un trend in linea con gli obiettivi.
Fonte: Italia Oggi n. 246 del 18/10/2024 pag. 33
Autore: Matteo Barbero