contabilità economico patrimoniale
Contabilità Enti Locali

Contabilità economico patrimoniale, rivoluzione 2025

L’art. 10 del D.L. n. 113/2024 (decreto omnibus) detta alcune norme procedurali circa i tempi di attuazione della riforma 1.15 del PNRR, che introduce la contabilità economico patrimoniale.

È prevista l’adozione di un nuovo sistema unico di contabilità economico-patrimoniale per tutte le amministrazioni pubbliche, che dovrebbe entrare in vigore in almeno il 90 per cento degli enti entro il 2026, per poi essere applicato all’intero comparto negli anni immediatamente successivi.

Al momento, sono stati approvati:

  • il relativo “quadro concettuale”,
  • il nuovo “piano dei conti multidimensionale”,
  • gli standard contabili “Itas”.

Ma si tratta di documenti che, come anche evidenziato dall’Anci in sede di Commissione Arconet, sono molto difficili da leggere, da interpretare e, quindi, da applicare.

 Secondo il decreto omnibus cosa sono tenute a fare entro il 2025 molte PA, fra cui regioni, province e tutti i comuni con più di 5.000 abitanti.?

Il decreto omnibus conferma che entro il 2025 sono tenute “alla produzione e trasmissione degli schemi di bilancio” molte PA.

In particolare, regioni, province e tutti i comuni con più di 5.000 abitanti.

Una determina del Ragioniere generale dello Stato, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, formalizzerà l’elenco.

Gli schemi di bilancio includono il conto economico di esercizio e lo stato patrimoniale a fine anno e, quindi, sono parte integrante del rendiconto della gestione.

Tali documenti devono essere redatti in base al vigente ordinamento di contabilità (D.Lgs. n. 118/2011), con conseguente aggravio di adempimenti.

Circa la posizione della nuova contabilità nella riunione del 15 febbraio 2023, Arconet ha confermato che l’Accrual non soppianterà la contabilità finanziaria autorizzatoria.

Tuttavia, essa costituirà solo un percorso di perfezionamento del sistema contabile previsto dal D.Lgs. n. 118/2011, un adeguamento del principio contabile applicato concernente la contabilità economico patrimoniale vigente ai nuovi Itas.

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, invece, ha richiamato l’attenzione sulla finalità di superare la natura conoscitiva della contabilità economico patrimoniale.

I nuovi schemi di bilancio sono predisposti “esclusivamente per finalità di sperimentazione nell’ambito della fase pilota” e, pertanto, non sostituiscono gli schemi di bilancio e di rendiconto prodotti, per lo stesso esercizio, in applicazione delle disposizioni e dei regolamenti contabili vigenti.

Durante la sperimentazione gli enti dovranno individuare gli interventi necessari per adeguare i propri sistemi informativi.

Per saperne di più su questo e altri argomenti consulta gli articoli che trovi qui

Fonte: Italia Oggi n. 197 del 22/08/2024 pag. 26 “Contabilità, rivoluzione 2025”
Autore: Matteo Barbero

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