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Elezioni: dal 24 aprile attività ridotta nei Comuni che vanno al voto

Lo svolgimento delle elezioni amministrative limita le attività degli enti a partire dal 45° giorno precedente a quello della votazione.

La scadenza del mandato elettorale e lo svolgimento delle elezioni amministrative rappresentano spesso una dead line per gli enti locali.

Prima di tale scadenza, infatti, è necessario chiudere procedimenti e atti che non possono essere assunti nel periodo elettorale.

Come è noto, l’articolo 38, comma 5, del D.Lgs. n. 267/2000 prevede una limitazione all’attività dei consigli degli enti locali.

Difatti, secondo tale disposizione, l’attività dei consigli, dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, è limitata all’adozione degli atti urgenti e improrogabili.

Quanti giorni prima delle elezioni scatta la limitazione in questione?

L’articolo 3 della legge n. 182/1991 stabilisce che la data per lo svolgimento delle elezioni per il rinnovo dei consigli comunali è fissata, dal ministero dell’Interno, non oltre il 45° giorno precedente a quello della votazione, quindi, la limitazione dell’attività politico-amministrativa degli enti scatta nei 45 giorni che precedono lo svolgimento delle elezioni.

Conseguentemente, per le elezioni amministrative fissate per l’8 e il 9 giugno, la limitazione scatterà dal 24 aprile.

Al riguardo, il Consiglio di Stato ha affermato che “i limiti alla potestà deliberativa del consiglio comunale durante la campagna elettorale per il rinnovo dei componenti trovano la loro ragion d’essere nell’esigenza di prevenire ogni interferenza dell’organo in carica con il libero svolgimento della competizione elettorale. La scelta degli elettori potrebbe, invero, restare condizionata da scelte di particolare rilievo politico nell’imminenza delle votazioni che, in alcuni casi, potrebbero per di più provenire da soggetti che a loro volta rivestano la qualità di candidati al rinnovo dell’organo“.

Infine, per il Ministero dell’Interno, “possono ritenersi sicuramente urgenti e improrogabili solo quegli atti con i quali il consiglio comunale è chiamato a pronunciarsi su questioni vincolate nell’an, nel quando e nel quomodo o che impongono diritti primari dell’individuo“.

Per saperne di più su questo e altri argomenti consulta gli articoli che trovi qui

Fonte: Il Sole 24 Ore n. 104 del 15/04/2024 pag. 31 “Dal 24 aprile attività ridotta nei Comuni che vanno al voto”
Autore: Elena Masini

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