Con la creazione dell’Area operatori esperti nelle Funzioni locali saranno eliminate due distinte posizioni di ingresso nella categoria B: la B1 e la B3.
La preintesa del Ccnl Funzioni locali prevede che il personale assunto nel periodo transitorio di efficacia del nuovo ordinamento professionale venga successivamente reinquadrato, in maniera automatica, nelle aree superiori, se rientra in quei profili che il contratto ha inteso valorizzare.
La preintesa incide sull’ordinamento professionale in particolare sotto due aspetti: l’unificazione dell’attuale Categoria B nell’Area operatori esperti; l’elevazione del personale educativo, docente ed insegnante nonchè personale sanitario, socio sanitario e socio assistenziali dall’attuale Categoria C all’Area funzionari ed elevate qualificazioni.
Quali sono le conseguenze della creazione dell’Area operatori esperti?
La principale conseguenza della creazione dell’Area operatori esperti sarà l’eliminazione delle due distinte posizioni di ingresso, oggi esistenti, nella categoria B: la B1 per l’ex 4°livello e la B3 per l’ex 5°livello.
Inoltre, poiché sparisce l’ingresso in B1 e siccome negli Operatori esperti si potrà avere ingresso con un titolo di formazione superiore alla scuola dell’obbligo, i profili oggi inquadrati in B1 e reclutati tramite avviamento dai servizi per l’impiego, dovranno essere rivisti.
Le alternative sono solo due:
- il reinquadramento nell’Area Operatori, l’unica (ove è possibile accedere con la sola terza media);
- l’inquadramento nell’Area operatori esperti (in questo caso, però, occorrerà la qualifica superiore alla terza media ed il reclutamento dovrà essere effettuato solo per concorso).
L’attuale articolo 13, comma 5 della preintesa fornisce questa risposta: “le procedure concorsuali di accesso alle aree o posizioni di inquadramento giuridico del precedente ordinamento professionale … sono portate a termine e concluse sulla base del precedente ordinamento professionale”.
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Fonte: Italia Oggi n. 233 del 04/10/2022 pag. 29
Autore: Luigi Oliveri