decreto aiuti quater
Appalti

I correttivi al decreto aiuti quater concedono più tempo agli enti

I correttivi al decreto aiuti quater concedono agli enti locali più tempo per la realizzazione delle opere legate all’attuazione del PNRR.

Si concede più tempo per la realizzazione delle medie opere e si prevede la salvaguardia per le procedure di affidamento non aggregate.

Viene introdotto un nuovo periodo all’articolo 1, comma 143, della Legge 145/2018: “I termini degli interventi di cui al periodo precedente che scadono tra il 1º luglio 2022 e il 31 dicembre 2022 sono comunque prorogati al 31 marzo 2023, fermi restando in ogni caso le scadenze e gli obblighi previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza“.

A cosa fanno riferimento i correttivi contenuti nel decreto aiuti quater?

I correttivi, a favore degli enti, fanno riferimento ai contributi per investimenti relativi a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, di cui è prevista l’assegnazione fino al 2030.

Tutti gli interventi finanziati sulla graduatoria 2021 sono confluiti all’interno del Pnrr e devono essere completati entro il 31 marzo 2026.

Inoltre, le modifiche al decreto prevedono la salvaguardia per le procedure di affidamento non aggregate.

Più specificatamente, si considerano pienamente legittime tutte quelle procedure di gara avviate autonomamente dai comuni non capoluogo (prevalentemente mini enti), senza passare per aggregazioni, centrali di committenza, soggetti aggregatori, ecc..

Per i sindaci, gli obblighi di aggregazione non possono essere un freno per gli investimenti.

Per saperne di più su questo e altri argomenti consulta gli articoli che trovi qui

Fonte: Italia Oggi n. 300 del 21/12/2022 pag. 37 “Pnrr, più tempo agli enti”
Autore: Matteo Barbero

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