Un decreto Viminale-Mef prevede lo stop retroattivo all’obbligo di restituire le quote vincolate del Fondo di solidarietà comunale.
Lo schema di decreto è stato approvato in Conferenza Stato-città il 30 maggio.
Il dm dà attuazione ai commi 498 e seguenti della Legge n. 213/2023.
La novella ha recepito la sentenza n. 71/2023, con la quale la Corte costituzionale ha censurato la previgente disciplina del Fsc per contrasto con l’art. 119 della Costituzione.
Tale norma esclude la possibilità per lo Stato di imporre vincoli di destinazione sulle somme destinate al finanziamento delle funzioni fondamentali degli enti territoriali, fatta eccezione per quelle di cui al quinto comma, che però devono configurarsi come risorse aggiuntive e/o interventi speciali in favore di “determinati” comuni, province, città metropolitane e regioni.
In questo quadro, la Corte ha ritenuto incostituzionale prevedere come sanzione la revoca dei contributi.
La disciplina in questione, tuttavia, è rimasta formalmente in vigore anche dopo la pronuncia della Corte.
Tutto ciò perché la Consulta ha affidato il compito di modificarla al legislatore.
Qual è, in sintesi, la destinazione delle quote vincolate?
La legge di bilancio 2024 ha, quindi, dirottato le somme vincolate dal Fsc al nuovo Fondo speciale equità livello dei servizi.
Ora sparisce la sanzione del definanziamento, con la sola eccezione per i casi in cui gli stessi comuni certifichino l’assenza di utenti potenziali nell’anno di riferimento.
In tutti gli altri casi, pertanto, le somme vincolate restano nella disponibilità di ciascun comune beneficiario.
Tali somme devono comunque essere utilizzate per:
- i servizi sociali;
- gli asili nido;
- il trasporto alunni con disabilità.
Le somme per nidi e trasporto alunni con disabilità potranno essere utilizzate fino al 2027, mentre quelle per i servizi sociali fino al 2030.
Nel caso di mancato utilizzo delle somme per le predette finalità è prevista la nomina di un commissario.
In primo luogo, il commissario può essere individuato nel sindaco pro tempore del comune inadempiente.
Qualora l’inadempimento perduri, il Ministero dell’interno nominerà un commissario su designazione del Prefetto.
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Fonte: Italia Oggi n. 134 del 07/06/2024 pag. 35 “I fondi vincolati restano agli enti”
Autore: Matteo Barbero