servizi pubblici locali
Servizi Pubblici

Ricognizione dei servizi pubblici locali, occorre enucleare il perimetro

Il Piano di razionalizzazione delle società previsto dall’articolo 20 del Tusp vede aumentare i propri contenuti.

Infatti, contestualmente all’analisi dell’assetto delle partecipate deve essere effettuata anche la ricognizione sull’andamento gestionale dei servizi pubblici locali a rete prevista dall’articolo 30 del D.Lgs. n. 201/2022.

Il quale stabilisce per ogni servizio affidato, l’obbligo di rappresentazione del concreto andamento economico, dell’efficienza, della qualità e del rispetto degli obblighi contrattuali.

Tale ricognizione diventa una appendice al piano di razionalizzazione nel caso di servizi affidati a società in house.

Inoltre, gli enti locali con popolazione superiore a 5.000 abitanti e gli altri enti competenti, sono tenuti ad effettuare la ricognizione entro il 31 dicembre 2023 e successivamente con cadenza annuale.

In particolare, la ricognizione annuale deve tenere conto degli atti e degli indicatori previsti dagli articoli 7, 8 e 9 del decreto di riordino dei servizi pubblici locali.

Gli enti locali possono adottare un regolamento.

Cioè un atto generale in cui predefiniscono condizioni, principi, obiettivi e standard della gestione dei propri servizi.

L’obiettivo è quello di assicurare la trasparenza e diffusione dei dati gestionali, al fine di provvedere alla regolazione dei servizi pubblici locali non a rete di loro titolarità.

Chi ha stabilito le prime linee guida e gli indici di qualità per la regolamentazione dei servizi pubblici locali?

Il decreto del Direttore del ministero delle Imprese e del made in Italy 31 agosto 2023 ha stabilito le prime linee guida e indici di qualità per la regolamentazione dei servizi pubblici locali, con le quali sono state definiti:

  • i costi di riferimento dei servizi;
  • lo schema tipo di piano economico-finanziario;
  • gli indicatori e i livelli minimi di qualità dei servizi.

In fase di prima applicazione, i servizi individuati sono:

a) impianti sportivi (eccezion fatta per gli impianti a fune espressamente esclusi dall’articolo 36 del D.Lgs. n. 201/2022);

b) parcheggi;

c) servizi cimiteriali e funebri, qualora erogati come servizi pubblici locali;

d) luci votive;

e) trasporto scolastico.

Le fasi procedurali finalizzate alla ricognizione periodica sulla situazione gestionale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica sono numerose. Prima di tutto occorre enucleare il perimetro oggetto di analisi.

Nello specifico, l’articolo 2, lettera h), del Tusp definisce “servizi di interesse generale” le attività di produzione e fornitura di beni o servizi che non sarebbero svolte dal mercato senza un intervento pubblico o sarebbero svolte a condizioni differenti in termini di accessibilità fisica ed economica.

Questi servizi si definiscono poi “economici” se sono erogati, o sono suscettibili di essere erogati, dietro corrispettivo economico su un mercato.

Quindi, risulta necessario che l’ente verifichi la presenza di un “mercato” reale o potenziale, la concreta esistenza o anche la potenzialità della formazione di un luogo di libero scambio dei beni e servizi.

Per saperne di più su questo e altri argomenti consulta gli articoli che trovi qui

Fonte: Ntplusentilocaliedilizia del 03/11/2023 “Ricognizione dei servizi pubblici locali, per prima cosa occorre enucleare il perimetro”
Autori: Andrea Biekar    Anna Guiducci

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.