In vista della scadenza del 31 luglio per la presentazione del nuovo Dup 2024-2026, gli enti devono considerare le novità previste dagli ultimi aggiornamenti normativi.
Innanzitutto, viene in considerazione il nuovo codice dei contratti di cui al D.Lgs. n. 36/2023, in base al quale:
1) il programma di acquisto di beni, servizi e forniture deve essere ora triennale e non più biennale, come accadeva fino al precedente Dup;
2) cambiano le soglie di riferimento per i due documenti, che sono fissate a 150.000 euro per i lavori ed a 140.000 euro per beni, servizi e forniture;
3) i documenti vanno predisposti sulla base degli schemi di cui all’allegato I5 al D.Lgs. n. 36/2023.
Il Dup 2024-2026 dovrà contenere ancora il piano triennale del fabbisogno del personale?
Il Dup 2024-2026 non dovrà più contenere il piano triennale del fabbisogno del personale poiché è diventato parte del Piao.
È bene ricordare che per i piccoli comuni rimane la possibilità di utilizzare gli schemi di Dup semplificato (fino a 5.000 abitanti) e super semplificato (fino a 2.000 abitanti).
Invariato, invece, l’iter procedurale, infatti, secondo l’art. 170, comma 1, del Tuel: “Entro il 31 luglio di ciascun anno la giunta presenta al consiglio il Documento unico di programmazione per le conseguenti deliberazioni. Entro il 15 novembre di ciascun anno, con lo schema di delibera del bilancio di previsione finanziario, la giunta presenta al Consiglio la nota di aggiornamento del Documento unico di programmazione“.
Inoltre, l’allegato 4/1 del D.Lgs. n. 118/2011 si pone sulla stessa linea indicando che: “Il Documento unico di programmazione (Dup), (è) presentato al Consiglio, entro il 31 luglio di ciascun anno, per le conseguenti deliberazioni“, mentre “l’eventuale nota di aggiornamento del Dup (è) da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno, per le conseguenti deliberazioni“.
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Fonte: Italia Oggi n. 165 del 14/07/2023 pag. 35
Autore: Matteo Barbero
