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Appalti

Qualificazione stazioni appaltanti: senza requisiti niente Cig dal 1° luglio

La qualificazione delle stazioni appaltanti rappresenta la riforma più attesa e impattante per il settore degli appalti pubblici.

La svolta è arrivata con il comunicato del presidente dell’Anac che individua nel primo giugno la data in cui le amministrazioni, intenzionate a gestire in autonomia le procedure d’appalto oltre i 500mila euro per i lavori e oltre le soglie Ue per beni e servizi (ora 140mila euro), dovranno presentare richiesta di iscrizione all’albo gestito dall’Autorità Anticorruzione.

Per di più, il comunicato fissa al primo luglio la data a partire dalla quale scatterà il rifiuto del Codice identificativo di gara (il Cig) alle stazioni appaltanti non qualificate.

Quali sono i possibili rischi generati dall’obbligo di qualificazione delle stazioni appaltanti?

L’obbligo di qualificazione rischia di generare effetti negativi sui progetti PNRR ancora da bandire.

Si registrano, infatti, i primi allarmi sull’effetto imbuto che la necessità di qualificazione rischia di produrre sui 7.843 Comuni non capoluogo che saranno costretti a rivolgersi agli enti qualificati “di diritto”, tra cui rientrano (fino al 30 giugno 2024) anche i 107 Comuni di provincia e 130 unioni di comuni.

Di converso, le stazioni appaltanti di maggiori dimensioni hanno i numeri per essere qualificate.

Il comunicato del presidente dell’Anac chiarisce che i commissari straordinari non dovranno sottostare agli obblighi di qualificazione.

Niente qualificazione anche per i soggetti che operano nei cosiddetti settori speciali (trasporti, acqua, gas) e per le altre stazioni appaltanti qualificate di diritto come: il ministero delle Infrastrutture, la Consip, Invitalia, Difesa servizi, l’Agenzia del demanio e i soggetti aggregatori.

Oltre ai comuni non capoluogo, la qualificazione con riserva attiva fino al 30 giugno 2024 vale anche per città metropolitane e Regioni. Inoltre, il comunicato precisa che anche le stazioni appaltanti qualificate con riserva devono presentare domanda dal primo giugno.

La qualificazione non serve per effettuare ordini sugli strumenti di acquisto messi a disposizione da centrali di committenza e soggetti aggregatori.

La richiesta di qualificazione sarà gestita con un servizio on line dall’Anac e avrà durata biennale, l’elenco, invece, sarà aggiornato ogni tre mesi.

Per saperne di più su questo e altri argomenti consulta gli articoli che trovi qui

Fonte: Ntplusentilocaliedilizia del 22/05/2023 “Qualificazione Pa, si parte: senza requisiti niente Cig dal 1° luglio”
Autore: Mauro Salerno

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