Le due uniche ipotesi eccezionali di lavoro agile sono state oggetto del parere CFC118a dell’Aran.
Tali ipotesi eccezionali prevedono una promiscuità, nella stessa giornata, tra prestazione lavorativa in presenza e a distanza.
Il parere dell’Agenzia è rivolto alle pubbliche amministrazioni del Comparto Funzioni Centrali.
Inoltre, tale parere può essere esteso anche alle Funzioni Locali, vista l’omogeneità della disciplina contrattuale in materia di lavoro agile.
Quali sono le uniche due ipotesi in cui l’attività può essere svolta in lavoro agile e in presenza?
Le uniche due ipotesi in cui l’attività può essere svolta in lavoro agile e in presenza, nell’ambito della stessa giornata, riguardano:
- i casi di problematiche di natura tecnica e/o informatica o di cattivo funzionamento dei sistemi informatici;
- eventuali sopravvenute esigenze di servizio.
L’attività resa a distanza può essere rallentata o impedita da problematiche di natura tecnica che impediscono concretamente o rallentano l’attività lavorativa.
In tal caso, il lavoratore dovrà informare il proprio dirigente.
Il dirigente potrà richiamare il dipendente al fine di lavorare in presenza.
Le esigenze di servizio possono far sì che l’Amministrazione richiami il dipendente. Tale comunicazione deve pervenire in tempo utile per la ripresa e, comunque, almeno il giorno prima.
Infatti, il congruo preavviso dovrà consentire al lavoratore, quantomeno, di raggiungere la sede di servizio.
Il lavoratore, in tal caso, dovrà completare la propria prestazione lavorativa fino al termine del proprio orario ordinario di lavoro.
In conclusione, l’Aran chiude il parere non ammettendo estensioni analogiche ad altri casi di coesistenza nella stessa giornata di due modelli organizzativi.
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Fonte: Ntplusentilocaliedilizia del 12/04/2023 “Aran, niente mezze giornate in modalità lavoro agile”
Autori: Consuelo Ziggiotto
