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Obbligo di pubblicazione redditi: la privacy non batte la trasparenza

Obbligo di pubblicazione redditi: il diritto alla trasparenza prevale su quello alla riservatezza.

L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha chiarito che la privacy non può impedire l’ obbligo di pubblicazione dei redditi dei consiglieri d’amministrazione delle agenzie governative.

A questo proposito, l’Autorità ha risposto al quesito di un componente del consiglio d’amministrazione di un’agenzia governativa. Egli proponeva di valutare forme alternative di pubblicità dei dati, che non fossero la pubblicazione degli stessi nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito ufficiale dell’ente. Ma la risposta è stata che il diritto alla trasparenza prevale su quello alla riservatezza.

Obbligo di pubblicazione redditi: cosa prevede la normativa

Secondo l’Autorità, il legislatore, nel D.Lgs. n. 33/2013, ha fatto prevalere la trasparenza rispetto ad altri interessi. Inoltre, anche la stessa Autorità, con un atto precedente, cioè con la delibera n. 241/2017, ha chiarito che, nel rispetto dei principi di adeguatezza, pertinenza e minimizzazione dei dati, l’obbligo di pubblicazione della dichiarazione dei redditi può ritenersi assolto anche con la sola pubblicazione del quadro riepilogativo.

Nonostante ciò, essa ha comunque ribadito che non può individuare deroghe all’obbligo di trasmissione e successiva pubblicazione dei dati in quanto eventuali deroghe possono essere stabilite soltanto per via legislativa.

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Fonte: Italia Oggi n. 92 del 19/04/2023 pag. 29
Autore: n.d.

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