Sul tavolo di discussione della riunione di ieri 8 marzo 2022 fra Aran e sindacati è stata affrontata la questione degli aumenti contratto enti locali. La media dell’aumento sarebbe pari a 118 euro lordi e coinvolgerebbe i 430mila dipendenti delle amministrazioni territoriali. Tale importo sarebbe diviso fra 100 euro di risorse di base e fino a 18 euro di fondi per i nuovi ordinamenti e per l’incremento dei contratti decentrati. Il tutto previsto all’interno del contratto 2019/21 di Regioni ed enti locali.
Aumenti contratto enti locali in dirittura d’arrivo: e le elevate professionalità?
Un punto particolarmente delicato è legato alla traduzione in chiave locale dell’area delle elevate professionalità, prevista dal D.L. n. 80/2021 per tutta la pubblica amministrazione con l’obiettivo di procedere al rafforzamento amministrativo giudicato indispensabile per l’attuazione del Pnrr. Lo schema costruito dall’Aran prevede di popolare quest’area con i titolari di incarichi di posizione organizzativa. Tale meccanismo, però, manterrebbe il sistema attuale degli incarichi a tempo. L’ipotesi prevista rappresenta, in sostanza, un compromesso tra nuove aree per ospitare i tecnici con elevata qualificazione reclutati in ambito Pnrr e altre congetture. Un ‘ipotesi pensata per risolvere la stessa questione per le Funzioni centrali, per portare più velocemente una quota di personale nello scalino più alto della gerarchia non dirigenziale. Tale soluzione, però, risulta poco realizzabile nell’atto pratico.
Non sembrano esserci numerosi impedimenti per arrivare alla firma conclusiva, ma sono necessari nuovi atti di indirizzo per distribuire le risorse della massa salariale e per gli aumenti dei fondi decentrati.
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Fonte: Il Sole 24 Ore n. 67 del 09/03/2022 pag. 37
Autore: Gianni Trovati
