Adozione e trasmissione del PIAO: al debutto anche i piani "vecchio stile" già approvati
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Adozione e trasmissione del PIAO: al debutto anche i piani “vecchio stile” già approvati

Il termine per l’adozione e trasmissione del Piao (art. 6, D.L. n. 80/2021), per quest’anno e per il triennio 2022/2024, è fissato, per gli enti locali, nei 120 giorni successivi all’approvazione del bilancio preventivo.

Il Piano integrato di attività e organizzazione è approvato dalla giunta, mentre la proposta è presentata dal direttore generale o dal segretario. La parte dedicata alla prevenzione della corruzione è presentata dal dirigente responsabile.

Il Piao ingloba molti documenti di programmazione:

  • i piani delle performance e delle azioni concrete;
  • il piano per la razionalizzazione delle dotazioni strumentali e per le azioni positive;
  • il piano anticorruzione;
  • i piani del fabbisogno di personale, della formazione e del lavoro agile.

Per il Piano del fabbisogno di personale è richiesto il parere dei revisori dei conti, mentre per quello per le pari opportunità sono richiesti i pareri del comitato unico di garanzia e della consigliera provinciale per le pari opportunità.

In prima applicazione, le p.a. possono convalidare i piani già approvati e inserirli nel nuovo documento, completandolo con le parti che non erano state oggetto di disciplina.

Adozione e trasmissione del PIAO: di cosa si compone?

Nella Scheda anagrafica sono indicate tutte le informazioni essenziali e gli elementi sulla condizione dell’amministrazione e sul contesto territoriale.

Nella sottosezione “Valore pubblico”, si suggerisce di inserire gli obiettivi corredati da indicatori che l’ente si propone di raggiungere per il miglioramento della qualità della vita e del benessere dei cittadini, da sviluppare nel Piano delle performance.

Inoltre, occorre indicare gli obiettivi per:

  • l’ampliamento dell’accessibilità fisica e digitale;
  • la semplificazione e la reingegnerizzazione dei processi;
  • la semplificazione, digitalizzazione in generale e per le pari opportunità.

Nella sezione “Monitoraggio” vanno indicate le iniziative di verifica dell’attuazione del Piano, indicando il modo con cui si coinvolgono i cittadini e gli utenti.

Tutte le p.a., compresi gli enti locali e con l’unica eccezione delle scuole, devono adottare il Piao.

La mancata adozione del Piano è sanzionata con i divieti di effettuare assunzioni di personale e di conferire incarichi di collaborazione, e può determinare responsabilità amministrativa.

Allo stato attuale, sono già 640 le amministrazioni che lo hanno approvato e trasmesso alla Funzione Pubblica.

Per saperne di più su questo e altri argomenti consulta gli articoli che trovi qui

Fonte: IlSole24Ore del 05/09/2022, n. 244, p. 25  “Nel Piao al debutto possono entrare i piani “vecchio stile” già approvati”
Autore: Arturo Bianco

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