Elevate qualificazioni e nuovo CCNL funzioni locali: incognite sui vincoli
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Elevate qualificazioni e nuovo CCNL funzioni locali: incognite sui vincoli

La bozza della direttiva sul contratto delle Funzioni Locali 2022/24 prevede maggiori spazi di manovra sul trattamento economico delle elevate qualificazioni.

In particolare, i Comitati di settore si raccomandano di non computare la retribuzione di posizione e di risultato nel limite dell’art. 23, co. 2 del D.Lgs. n. 75/2017, nel rispetto della sostenibilità finanziaria.

Se dovesse essere confermata, questa rappresenta una novità di grande rilievo, in quanto oggi gli enti possono destinare alle elevate qualificazioni un budget non superiore a quello del 2016, aumentato se i dipendenti aumentano rispetto a fine 2018. Per di più, il contratto consente di aumentare questo limite spostando risorse dal Fondo del comparto, ma con il consenso dei sindacati nel decentrato.

Elevate qualificazioni e nuovo CCNL funzioni locali: ottime le soluzioni per gli enti

Le soluzioni proposte rispondono alle esigenze organizzative degli enti. Infatti, spesso, soprattutto nei Comuni privi di dirigenza, le elevate qualificazioni si occupano di una vasta gamma di procedimenti con responsabilità rilevanti, sia di risultato sia nei confronti dei terzi e della magistratura contabile. Con una remunerazione spesso non in linea con i compiti svolti.

Lo sblocco del budget 2016 potrebbe consentire di:

  • valorizzare le posizioni già previste garantendo una retribuzione di posizione più elevata,
  • procedere ad una riorganizzazione della macro-struttura e l’introduzione anche di nuovi incarichi di responsabilità, bloccata dal 2011.

Per saperne di più su questo e altri argomenti consulta gli articoli che trovi qui

Fonte: Il Sole 24 Ore n. 97 del 08/04/2024 pag. 25

Autore: Tiziano Grandelli Mirco Zamberlan

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