Sanzioni disciplinari
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Sanzioni disciplinari per il dirigente che omette di controllare

La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con l’ordinanza del 2 aprile 2024, n. 8642 ha confermato la legittimità delle sanzioni disciplinari per il dirigente responsabile di omesso e/o insufficiente controllo delle attività degli uffici affidati alla propria direzione.

Nel caso in esame, era stata applicata al dirigente preposto al servizio delle contravvenzioni al codice della strada la sospensione dal servizio e la privazione della retribuzione per un mese.

Il dirigente era  responsabile del mancato controllo e dell’omessa vigilanza sulle procedure di data entry.

Esse avevano determinato, per difetto di registrazione del sistema, la mancata notifica di un numero rilevante di atti.

Di conseguenza, ciò aveva comportato un grave danno economico all’ente.

Secondo la Cassazione, la creazione di un sistema informatico e di data entry, anche se presidiato da specifici operatori, non elimina le responsabilità del dirigente.

Quali sono i principi ribaditi dalla Corte in merito ai doveri a cui il dirigente deve attenersi per non incorrere in sanzioni disciplinari?

La Corte ribadisce il dovere di “sovrintendere, nell’esercizio del proprio potere direttivo, al corretto svolgimento dell’attività del personale, anche di livello dirigenziale, assegnato alla struttura, nonché al rispetto delle norme del codice di comportamento“.

In conclusione, tale obbligazione peculiare e specifica della qualifica dirigenziale “non può non implicare quello di controllare il processo lavorativo e l’operato del personale a esso addetto, guidandone, con direttive di carattere generale, le attività“.

Conseguentemente, il dirigente che non adempie ai propri doveri è comunque soggetto a sanzioni disciplinari.

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Fonte: Italia Oggi n. 81 del 05/04/2024 pag. 34
Autore: Luigi Oliveri

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