La corresponsione degli incentivi per le funzioni tecniche spetta al dirigente che, però, deve sempre sentire il Rup.
Il D.Lgs. n. 36/2023 (il nuovo Codice Appalti) regola la fase della liquidazione degli incentivi per le funzioni tecniche.
Come detto precedentemente, il soggetto competente a corrispondere gli incentivi per le funzioni tecniche è il dirigente.
In assenza del dirigente, il compito spetta al responsabile del servizio della struttura competente alla realizzazione della prestazione.
Anche in caso di assenza del dirigente deve essere sentito il Responsabile unico del procedimento (Rup).
In caso di mancata liquidazione degli incentivi, quale ruolo svolge il Rup?
Il Rup, anche se non corrisponde gli incentivi, tuttavia, assume un ruolo fondamentale.
Le sue attestazioni e certificazioni costituiscono il presupposto obbligatorio di legittimità dell’erogazione.
L’attività del Rup determina l’ammontare dell’incentivo spettante alle figure diverse dalla sua.
La valutazione delle attività incentivabili svolte direttamente dal Rup causa un conflitto di interessi. Infatti, la proposta che vincola la decisione del dirigente finisce per preordinare l’esito della liquidazione, a beneficio dello stesso Rup.
Il Rup deve essere sentito ai fini dell’erogazione dell’incentivo e, quindi, partecipa attivamente all’adozione della decisione.
L’art. 45, co. 4, del codice, produce, pertanto, un evidente e difficile (da sanare) contrasto con la disciplina anticorruzione. Infatti, il Rup, dato il suo ruolo e le sue funzioni svolte, attesta e certifica le sue attività svolte, oltre che quelle realizzate da altri.
Per saperne di più su questo e altri argomenti consulta gli articoli che trovi qui
Fonte: Italia Oggi n. 100 del 28/04/2023 pag. 35 “Incentivi? Passando dal Rup”
Autori: Luigi Oliveri