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Decreto aiuti, per i Comuni fondo profughi e sblocco degli avanzi

Il decreto aiuti stanzia i fondi per affrontare il caro bollette e per l’accoglienza dei profughi ucraini.

In consiglio dei ministri è al vaglio un intervento diviso in tre atti sul c.d.decreto aiuti:

  • un nuovo fondo per sostenere i conti schiacciati dal caro-bollette;
  • un aiuto sostanzioso per la gestione dei profughi dall’Ucraina (che hanno ormai superato quota 100mila);
  • lo sblocco degli avanzi di bilancio (che le regole ordinarie di contabilità manterrebbero bloccati almeno fino al 31 luglio).

Cosa prevede nello specifico il decreto aiuti?

Il provvedimento  prevede uno stanziamento sostanzioso per l’aiuto ai profughi ucraini che si aggira intorno  ai 6-700 milioni di Euro.

Il decreto, inoltre, per contrastare il caro bollette prevede lo stanziamento di circa 3-500 milioni di Euro,

La questione però si incrocia con lo sblocco degli avanzi di bilancio.

Nel 2019, ultimo anno pre-pandemia, 5.766 Comuni avevano chiuso con avanzi disponibili per 3,58 miliardi.

Le regole contabili stabiliscono l’utilizzo di questi fondi per la salvaguardia degli equilibri di bilancio, che si verifica entro il 31 luglio; troppo tardi vista l’emergenza incombente.

Al Mef si lavora quindi a una deroga che liberi queste risorse per tamponare le spese extra di questi mesi.

Per saperne di più su tutto quanto riguarda gli enti locali consulta gli articoli che trovi qui

Fonte: Ntplusentilocaliedilizia del 27/04/2022
Autore: Gianni Trovati

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