Smart working e limiti da rispettare
Personale Enti Locali

I limiti allo smart working

Smart working e limiti da rispettare: in primo luogo, è obbligatorio attenersi ai principi di rotazione e di prevalenza.

La pubblica amministrazione, inoltre, come datore di lavoro, ha il dovere di  fornire gli strumenti informatici necessari allo svolgimento dell’attività da casa. A seguito di quanto previsto dal D.P.C.M. del 23 settembre 2021, dal prossimo 15 ottobre,  il lavoro agile torna ad essere una eccezione. In pratica, il ricorso al lavoro agile smette di essere la normalità e si cerca di  facilitare un ritorno alle dinamiche lavorative antecedenti alla pandemia. Lo smart working è ormai una realtà affermata, ma è necessario trovare una migliore soluzione nell’equilibrio del rapporto tra lavoro casalingo e lavoro in sede, sempre nell’ottica dell’efficienza dei servizi resi dalla pubblica amministrazione. Sempre a partire dalla metà del mese di ottobre, sarà obbligatorio possesso del Green Pass per accedere agli uffici pubblici. Il datore di lavoro pubblico,  in attesa dei prossimi contratti nazionali e dell’adozione del Piano integrato di attività e organizzazione, dovrà definire le modalità di ricorso allo smart working durante questa fase intermedia.

Quali sono i principi da rispettare nella definizione del lavoro agile? Quali gli aspetti innovativi?

Sicuramente, andranno rispettati il principio della rotazione (l’alternanza dei dipendenti in lavoro agile e in presenza) e quello della prevalenza (i lavoratori, quindi, devono passare più giorni in ufficio che a casa). Non solo limiti da rispettare nello smart working. Una novità importante, infatti, riguarda l’obbligo del datore di lavoro di fornire la strumentazione informatica necessaria per lo svolgimento dell’attività a distanza (anche se nessuna indicazione è presente sulle modalità di copertura dei relativi costi).

 Per approfondire le tematiche relative al lavoro agile consulta il nostro sito o i nostri social cliccando qui

Fonte: Il Sole 24 Ore n. 272 del 04/10/2021 pag. 33, “Alternanza, Pc, intesa individuale: tutti i limiti allo smart working”
Autori: Tiziano Grandelli    Mirco Zamberlan

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.